È di alcuni giorni fa la notizia che nei capannoni dellaGiorgio Armani Operationsgli operai cinesi fossero costretti a lavorare in condizioni ben inferiori dei minimi standard considerabili umani. E quella dei lavoratori dellacentrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana in provincia di Bologna, morti a seguito di una fortissima esplosione. Due vicende diverse ma che hanno confermato come ancora troppo spesso in Italialavorare, per molte persone, comporti il rischio di morire, finire vittime di infortuni gravissimi o di dover sottostare a regole disumanee pericolose pur di non rimanere senza stipendio. Che serva un cambio di rotta lo dicono i dati che (seppur in miglioramento) denunciano una situazione non più ignorabile:1.041 secondo l’Inaille morti sul lavoro nel 2023(-4,5% rispetto all’anno passato) e 585.356 gli infortuni (-16,1%). Alla luce di ciò il Governo sta provando ad accelerare i tempi per l’approvazione delpacchetto sicurezza nei luoghi di lavoro, che riprende il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro approvato durante il governo Prodi e redatto dall’allora ministro del Lavoro Cesare Damiano (Pd), indebolito dal quarto Governo Berlusconi e mai attuato. Diverse le misure all’interno del decreto Pnrr all’esame della commissione Bilancio alla Camera, a partire dallapatente a punti per la sicurezza sul lavoro, obbligatoria da ottobre 2024 per imprese e lavoratori autonomi per lavorare nei cantieri temporanei o mobili. a essere interessate dalla norma sarannoin un primo momento solo le imprese edilima, come specificato dalla ministra del lavoro Maria Elvira Calderone, l’intenzione è di estendere presto lo strumento anche ad altri settori. La patente sarà rilasciata dall’Ispettorato nazionale del lavoro eil suo funzionamento ricalca quello della patente delle auto. Ogni impresa o lavoratore autonomo avràinizialmente una dotazione di 30 puntie per ogni infrazione o irregolarità rilevata ne verràdecurtato un numero variabile a seconda della gravità dell’illecito. Per incidenti che procurino una inabilità temporanea a un lavoratore il taglio sarà di 10 punti, 15 se l’inabilità verrà giudicata permanente. In caso di morte del lavoratore, invece, i punti decurtati saranno 20, ai quali si somma la sospensione delle attività. I punti saranno recuperabili partecipando a corsi di formazione sulla sicurezza, mentre in circostanze di particolare gravità l’Ispettorato nazionale del lavoro potrà anche sospendere la patente fino a un massimo di 12 mesi.Sotto i 15 punti l’impresanon potrà lavorarenei cantieri e riceverà una sanzione amministrativa variabile da 6.000 euro a 12.000 euro. La patente sarà richiesta anche alle aziende extra Ue che lavorano in Italia ma non sarà obbligatoria per chi è in possesso della Soa – Società organismi di attestazione di terzo livello. Oltre alla patente a punti, nel decreto sono state anche recepite alcune modifiche proposte dal Pd e sollecitate dalle parti sociali, per garantiremaggiori tutele e garanzie ai lavoratori impiegati negli appalti e subappalti, ai quali dovrà essere corrisposto un “trattamento economico e normativo complessivamente non inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale e territoriale stipulato dalle associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, applicato nel settore e per la zona strettamente connessi con l’attività oggetto dell’appalto e del subappalto”. Nel frattempo alla Giustizia sta per insediarsi una Commissione creata dal ministro Nordio e dalla ministra Calderone che entro un anno dovràverificare normative e sentenze sugli incidenti di lavoroe formulare nuove proposte di intervento. Proposte più che mai necessarie anche per combattere la piaga delcaporalato, dilagante ormai non solo in agricoltura ma anche in altri settori, a cominciare da quello della moda, come testimoniano gli avvenimenti più recenti. Tre mesi fa laAlviero Martini Spa, che dal 2003 fa capo allaFinaldi Luisa Angelini, è stata raggiunta da un provvedimento di amministrazione giudiziaria emesso dal Tribunale di Milano perchénon avrebbe impedito casi di caporalato lungo la propria filiera di fornitura. A far partire le indagini è stata la morte sul lavoro, nel maggio 2023, di Ruman Abdul, un operaio assunto in nero dallaCrocolux srl(che dal 2018 è appaltatrice diAlviero Martini) gestita da cinesi che costringevano i lavoratori aturni massacranti e senza alcuna tutela in laboratori dormitorio. L’amministrazione giudiziaria è una misura prevista dalla legge 159/2011 per chi approfitta di condotte illecite altrui, per la quale la società non risulta indagata e anche per questola vicenda potrebbe concludersi in fretta, almeno stando alla prima relazione degli amministratori giudiziari nominati a metà gennaio, che hanno evidenziato la collaborazione da parte della società e presentato un cronoprogramma che prevede anche lo scioglimento dei contratti con i fornitori dellaCrocolux srle potrebbe portare alla revoca della misura già dopo l’estate. Più recente ed estremamente simile il caso dellaGiorgio Armani Operations, posta in amministrazione giudiziaria venerdì 5 aprile per sfruttamento del lavoro. Secondo l’inchiesta dei pm Paolo Storari e Luisa Baima Bollone e dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro, la società del gruppoArmaniappaltava la produzione di borse e accessori ad aziende che a loro volta si appoggiavano a opifici che sfruttavano la manodopera cinese, ed esattamente con la Alviero Martini Spanon avrebbe vigilatosulle società alle quali appaltava. Turni massacranti di più di 14 ore al giorno eletti posizionati direttamente sotto il tavolo da lavoro:questo dietro l’arrivo secondo i tempi concordati, in azienda e poi in boutique, di accessori rivenduti al consumatore con prezzi gonfiatissimi rispetto ai costi di produzione e agli stipendi minimi corrisposti ai lavoratori-schiavi, quasi tutti di origini cinesi o pakistane. Velocitàsignifica maggiore produzione e, di conseguenza, guadagno. E nel nome di quest’ultimo nulla conta di più, men che meno la sicurezza di chi quei prodotti di lusso (ma realizzati in scantinati) doveva assemblarli. Da quanto emerso dall’indagine, infatti, per ridurre i tempi a molti macchinari erano statirimossi dispositivi di sicurezza e emergenza, che proteggevano dita e mani degli e delle operaie ma ne rallentavano il lavoro. La sensazione è che queste non rimarranno a lungo storie isolate e cheben presto altri grandi nomi dellamodapotrebbero essere interessati da misure simili, perché colpevoli di un modus operandi che punta a massificare i profitti sulla pelle dei lavoratori, che molto spesso a una vita di soprusi e umiliazioni non hanno alternative. Non solo in Italia ovviamente, e per questo a Bruxelles è in corso l’iter legislativo dellaCorporate Sustainability Due Diligence Directive,che prevede che le aziende controllino e rendano conto dellatutela dei diritti umaninella loro catena di fornitura sulla base degliUn Guiding principles on Business and HumanRights. Il testo della direttiva è stato approvato dal Parlamento europeo a dicembre 2023, ma successivamente modificato dopo la mancata approvazione da parte del Consiglio. Per questo dovrà essere rivotato a Strasburgo nella plenaria del 22-25 marzo.
Il meccanico ti ha spillato un conto da capogiro? Ma i pezzi li prende su…
Versare i contributi? Sembra ormai essere acqua passata, adesso l'INPS te li regala come un…
«A nome dello Stato danese, a nome del Governo: mi dispiace». Con queste parole…
A poco più di un mese dagliStati Generali della Natalità, lasituazione demografica italiananon sembra…
Dall’Accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”. È questo il tema scelto quest’anno per la Giornata…
Una donna muore ogni due minuti per complicanzelegate al parto e alla gravidanza. Lo…