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Sentenza storica sul clima: la Corte Europea condanna la Svizzera

 

Oggi è una giornata importante perla lotta al cambiamento climatico. Poche ore fa, laCorte europea per i diritti umani(Cedu), tribunale internazionale che tutela le persone dalle violazioni dei diritti umani, si è pronunciata su su tre casi legati alcambiamento climaticoche sono stati sollevati da attivisti di ogni età e provenienza, con l’obiettivo di portare all’attenzione dei giudici l’impatto degli eventi climatici -sempre più estremi– nei confronti del diritto alla vita e alla salute. Nel primo caso, possiamo parlare di una sentenza storica.La Cedu ha infatti accolto l’appello diAnziane per il Clima, un gruppo didonne svizzere, per la maggior parte settantenni, che avevano denunciato l’inadeguatezza delle politiche climatiche del governo elvetico, responsabile di non fare abbastanza contro la crisi ecologica e di mettere a rischio l’incolumità dei propri cittadini, soprattutto donne anziane. Come spiegato da queste ultime, la loro età e il loro genere le espongono a fattori maggiori di rischioper quanto riguarda mortalità legata a ondate di calore. Diverso il destino del casoDuarte Agostinho, che la Cedu ha invece respinto, giudicandolo inammissibile, doveseiattivistiportoghesi sotto i 25 anni, avevano citato in giudizioben 33 governi, inclusi i 27 Stati membri dell’Unione europeacon l’aggiunta diNorvegia, Turchia, Regno Unito e Svizzera, per gli sforzi insufficienti nella riduzione delle emissioni climalteranti alla base delriscaldamento globale. I giovani, nel dettaglio, avevano affermato che il loro diritto alla vita, alla privacy, alla famiglia e a essere liberi dalla tortura mentale o fisica – ai sensi dellaConvenzione europea dei diritti dell’uomo- fosse stato stato violato da diversi anni di caldo estremo e incendi nel loro territorio, che in circostanze estreme avevano impedito loro di frequentare la scuola e di uscire di casa. Gli incendi nel Portogallocentrale, come ricordailFinancial Times, hanno ucciso più di 100 persone nel 2017. Un’altra sconfitta per il climaarriva infine dal terzo e ultimo caso su cui si è espressa oggi la Corte e sollevato daDamienCarême, esponente dei Verdi francesi eex sindacodel Comune diGrande-Synthe, un sobborgo di Dunkerque. Carême aveva denunciato nel 2021 il governo francese, sostenendo che che i residenti del proprio Paese, situato in una zona costiera molto esposta all’innalzamento del mare, fossero sempre più vulnerabili alle conseguenze della crisi climatica a causa dell’aumento delle inondazioni, che rappresenta ormai unaminaccia esistenzialealla loro sopravvivenza.

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