IMillennialssono pronti a diventare la generazione più ricca della storia. Altrimenti conosciuti come parte dellaGenerazione Y, quella dei nati tra il 1981 e il 1996, i Millennials sono conosciuti per spese frivole ed esagerate, come scriveThe Guardian, ma qualcosa sta per cambiare. Nell’arco diuno o due decennial massimo, beneficeranno di un guadagno considerevole, come emerge da unostudio condotto dall’agenzia immobiliareKnight Frank,secondo cui: “Nel corso dei prossimi dieci anni circa, si verificherà un massiccio trasferimento di ricchezza e beni mentre la generazione silenziosa e i baby boomer cederanno le redini ai millennial. Lo spostamento vedrà90.000 miliardi di dollaridi beni trasferirsi tra le generazioni solo negli Stati Uniti,rendendo i Millennials benestanti la generazione più ricca della storia”. LaGenerazione Silenziosa,che comprende gli individui nati tra il 1928 e il 1945, e iBaby Boomer,che raggruppa chi è nato tra il 1946 e il 1964, rappresentano, assieme allaGenerazione X(1965-1980), rispettivamente i nonni e i genitori di questa fortunata generazione, che si appresta a diventare la più ricca della storia, con un patrimonio pari a 90.000 miliardi di dollari solo negli Usa. Ma cosa cambia davvero? Perché tale trasformazione avviene in questo preciso momento storico e ha come protagonisti i Millennials? Come spiega lo studio, in realtà, a mutare non è l’ammontare di ricchezza aggiuntiva quanto piuttosto il modo in cui questa stessa viene utilizzata. In un contesto di enormicambiamenti epocaliciò che influisce davvero è la differenza di prospettive tra le generazioni più giovani e quelle più anziane. I Millennials hanno dovuto affrontare difficoltà quali laBrexit, la pandemia daCovid-19,la guerra traRussia e Ucraina, con la conseguente crisi energetica, e quella traIsraele e Hamas.Tutti questi shock non hanno fatto altro che alterare gli equilibri economici, geopolitici, sociali e lavorativi di cui i Millennials, trovandosi pienamente coinvolti, hanno risentito con grande impatto. Il tutto si può tradurre in un’unica emblematica frase, quale la “crisi del costo della vita”, che ha portato molti Millennials a non potersi permettere alcun tipo di risparmio con il loro stipendio che, a stento, ha consentito loro di vivere mese per mese. Questo dato contrasta più di ogni altra cosa quell’immagine stereotipata che vede i Millennials come soliti a spese sconsiderate o fruitori di beni di lusso dalle immodiche cifre di acquisto. Cambieranno, tra le altre cose, le dinamiche diinvestimentoin termini di una forte rivalutazione distrategie di marketing. Il capitale verrà reindirizzato, a esempio, verso ilcambiamento climatico: “Osservando esclusivamente la domanda sulleemissionidicarboniodella nostra principale indagine sugli atteggiamenti dei soggetti facoltosi e dei loro consulenti, comeapprofondisceKnight Frank,i Millennials sembrano aver colto il messaggio quando si tratta di tagliare i consumi: l’80% degli uomini e il 79% delle donne intervistate afferma che stanno provando a ridurre la loro impronta di carbonio. I boomer maschi hanno un punto di vista diverso, con solo il 59% che cerca di ridurre il proprio impatto, ben al di sotto delle loro coetanee (67%)”. A sostenere tale dato è Liam Bailey, responsabile globale della ricerca diKnight Frank, che sottolinea una dinamica precisa e interessante. Il nuovo indirizzo che i Millennials daranno al capitale è, in larga parte, in direzione contraria a quanto hanno fatto le generazioni precedenti. Per rendere proficua la ricchezza che da queste generazioni si erediterà, bisogna puntare amercati sostenibilistrizzando l’occhio alla riduzione diemissioni da CO2e a nuove sperimentazioni per la salvaguardia del Pianeta. In più, seguendo laNext Generation SurveydiKnight Frank,il 75% dei Millennials più ricchi prevede unacrescita del proprio patrimonionei prossimi 12 mesi dovuta alle politiche di contenimento dell’inflazione da parte delle banche centrali, a loro detta ben riuscite, e a un naturale processo di disinflazione. Parole chiavi di questo trasferimento di ricchezza sono, quindi, sostenibilità, eredità e passaggio generazionale. Proprio loro, i nati tra il 1981 e il 1996, che hanno vissuto momenti storici non facili si preparano a un momento di gloria e fortuna. Basterà, infatti, attenderenon oltre 20 anniper acclamare iMillennials come generazione più ricca della storia.
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