Se si vive in strade “più verdi” con erba, alberi e vegetazione in vista, si dorme meglio.Il collegamento tra i luoghi e ilsonnoè stato ora scoperto daun nuovo studioche per la prima volta ha analizzato differenti tipi di ambienti naturali in diversi Paesi, proprio in quest’ottica. La ricerca, condotta in 18 nazioni daThe European Centre for Environment & Human Healthdell’Universy of Exetera Devon nel sud-ovest dell’Inghilterra, rappresenta infatti il seguito approfondito di analisi precedenti che avevano già individuato una correlazione tragli spazi verdi e un sonno più sano. I risultati dello studiosono raccoltiin un articolointitolatoMeccanismi alla base delle associazioni tra diversi tipi di esposizione alla natura e durata del sonno: un’analisi di 18 Paesi: è stato pubblicato suScienceDirect. La principale fonte di finanziamento di questo progetto è stato il programma di ricerca e innovazioneHorizon 2020dell’Unione europea. L’autrice principale del lavoro è la docente e ricercatrice post-dottoratoLeanne Martin, che ha dichiarato: «Le persone che vivevano instrade più verdihanno riportato una miglioresalute mentale, che è stato il fattore trainante perdormire meglio la notte. Esistono già iniziative diinverdimento del paesaggio urbanonelle città per affrontare i rischi ambientali come le inondazioni e gli effetti delle isole di calore, ma i nostri risultati suggeriscono che i responsabili politici dovrebbero estenderle alle aree residenziali per sostenerela salute pubblicapromuovendoabitudini legate al sonnopiù sane». Nel dettaglio sono stati esaminati i dati di oltre 16.000 persone in 14 Paesi europei, oltre che in Australia, Canada, Stati Uniti e Hong Kong, nell’ambito di un’indagine scientifica britannica denominataBlueHealth International Survey(Bis). Agli intervistati è stato chiestoquanto verde c’è nella loro strada, se dalla loro casa vedono fiumi, laghi e coste – detti convenzionalmente “spazi blu” -, quanto tempo libero trascorrono immersi nellanatura, come reputano la lorosalute mentaleequante ore dormono a notte. La ricerca ha rivelato come le persone che vivonoin strade più verdi o hanno una vista su spazi bludalla loro abitazione tendano a riportareuna migliore salute mentale, a sua volta associata auna quantità di ore di sonno più sana. Inoltre a loro volta gli individui che hanno trascorso più tempo ricreativo inspazi verdi e bluhanno anche riscontrato unamigliore salute mentalee unadurata del sonno più sana. In generale sotto le sei ore di sonno a notte si parla dicarenza di sonno, un problema significativo che riguarda lasalute pubblicaneiPaesi industrializzatie che a esempio colpisce circa il 16% degli adulti delRegno Unito. Dormire poco e male, come si può immaginare, ha effetti negativi per il benessere delle persone, contribuendo all’insorgere dimalattiecome obesità, diabete e patologie cardiovascolari, nonché all’aumento deirischi di mortalità. Secondo il co-autore della ricerca, il dottorMathew White, oggi all’Università di Vienna, bisogna tenere in considerazione il fatto che tra i fattori “peggiorativi” del sonno ci sono le preoccupazioni economiche dovute al reddito e alle pressioni finanziarie.La presenza del verdepotrebbe almeno in parte contrastare anche questo tipo di ansie.
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