Sono tesi ormai da diverso tempo i rapporti tra il Governo e il settore agricolo, ma la nuova normativa,lalegge sull’imprenditoria giovanile n. 36/2024pubblicata in Gazzetta il 26 marzo scorso, apre le porte a una serie di agevolazioni e opportunità, e forse dimostra, in parte, la volontà di andare incontro a un comparto in difficoltà. Gli aspetti fondamentali della legge Uno dei principali aspetti di questa nuova normativa riguarda l’opportunità per le imprese giovanili agricole di optare per unregime fiscale agevolato: secondo l’articolo 4, infatti, le imprese che intraprendono un’attività di impresa possono scegliere di versare un’imposta sostitutiva dell’Irpef, delle addizionali e dell’Irapal 12,5% sulla base imponibile costituita dal reddito di impresa prodotto nel periodo di imposta. L’opzione per questo regime non è obbligatoria, ma opzionale, e ha effetto per il periodo di imposta in cui l’attività è iniziata e per i 4 successivi. Tuttavia,le imprese devono rispettare alcuni requisiti soggettivi e oggettivicome, per esempio, non aver esercitato altre attività di impresa agricola nei 3 anni precedenti, aver adempiuto agli obblighi previdenziali, assicurativi e amministrativi, e non trovarsi nell’ipotesi di trasferimento di un’azienda preesistente. Ancora, un’altra disposizione significativa riguarda leagevolazioni per i giovani imprenditori agricoli che stipulano atti di acquisto o permuta di terreni agricoli: l’articolo 7 prevede in quest’ottica unabbattimento del 40% delle imposte di registro, ipotecaria e catastale che sarebbero applicabili senza questa nuova agevolazione. Attenzione però: questa normasi applica ai giovani imprenditori che hanno la qualifica di coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali e sono iscritti alla relativa gestione previdenziale, con un’età compresa tra i 18 e i 41 anni compiuti. L’agevolazione, inoltre, si estende anche alle società di persone e di capitali che rispettano specifici requisiti di composizione. La legge, poi, introduce una disposizione riguardante ildiritto di prelazioneper i giovani imprenditori in caso di trasferimento di terreni agricoli: nello specifico, secondo l’articolo 8, i soggetti interessati hanno priorità nel caso di pluralità di aventi diritto, con l’imprenditore individuale che prevale sulle società di persone e queste ultime che prevalgono sulle società di capitali. Vendita diretta e formazione Per quanto riguarda lavendita diretta, la legge prevede che nelle vendite esercitate su aree pubbliche mediante l’utilizzo di posteggi, alle imprese giovanili possa essere riservata una quota del 50% di quelli disponibili,mirando a favorire la presenza e la visibilità delle imprese dei giovani nei mercati locali, incoraggiando la vendita diretta dei prodotti. Infine, non manca l’aspetto legato allaformazione: la nuova norma, per promuovere formazione e aggiornamenti tra i giovani imprenditori agricoli, prevede un credito d’imposta pari all’80% delle spese documentate sostenute nell’anno 2024, fino a un massimo di 2.500 euro per ciascun beneficiario. Il credito potrà essere utilizzato entro il secondo periodo di imposta successivo a quello in cui la spesa è stata sostenuta.
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