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World Water Day: l’Italia perde 157 litri d’acqua per abitante

 

Nel mondopiù di 2 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile, sicura, priva di contaminazioni. Questo è ciò che emerge dal nuovo atlanteFlowing Futures: Atlas on Water, Sanitation, Hygiene and Human Rightspubblicato a marzo dalla OngWeWorld. L’emergenza colpisce soprattutto iPaesi più poveri, privi di infrastruttureadeguate per garantire una risorse vitale. L’emergenza ha un enorme impatto sul genere femminile in quanto in8 famiglie su 10 sono le donne a occuparsi del recupero dell’acqua,spesso in condizioni precarie, dato che la scarsità di risorse idricheostacola l’emancipazione,l’accesso a prodotti igienico-sanitari e la possibilità di frequentare le scuole. Secondo Anna Crescenti, espertaWash(acqua, servizi sanitari, igiene) diWeWorld,«i servizi legati all’acquasono più che semplici rubinetti:acqua potabile sicura e servizi sanitari e igienici sono essenziali per garantire la salute e il benessere delle persone, contribuendo al miglioramento di altri aspetti della vita individuale e comunitaria, come i mezzi di sussistenza, il lavoro, l’alloggio e l’istruzione da un lato e, dall’altro, lo sviluppo di comunità resilienti e di un ambiente sano, anche in Italia». L’atlante è suddiviso in diversi capitoli (con focus sucrisi climaticaediritti umani) dedicati agli approcci interdisciplinari, ma vengono anche analizzate le specifiche situazioni delle singole aree geografiche. Acqua e crisi climatica-ambientale La crisi climatica sta contribuendo al rapido aumento delle temperature e degli eventi estremi comesiccitàeondate di calore. Tra il 1970 e il 2021 si sono verificati a livello globale11.778 disastri, con oltre 2 milioni di morti e 4.300 miliardi di dollari di danni. Questi impatti hanno comportato anche la diffusione dinumerose malattie. SecondoWeWorldbisogna aumentate le risorse economiche e potenziati i programmi infrastrutturali per rafforzare i sistemi idrici a rischio,costruendo impiantiin grado di adattarsi alle inondazioni e altri eventi estremi. Inoltre grazie all’evoluzione tecnologica sarà possibile monitorare meglio gli sprechi e i consumi d’acqua. Diritti umani e risorse idriche L’assenza di servizi idrici-sanitariefficienti limita la possibilità di avere unavita dignitosaa circa1,5 miliardi di persone,con ripercussioni drammatiche sulla loro salute. Queste carenze causano circa il90% dei casi di diarrea,che sono responsabili a livello globale del9% dei decessi fra i bambini e bambinesotto i 5 annidi età. Il 30% dellescuolenon disponeva di servizi idrici di base nel 2021.Mentre è stato stimato che nel 2022 oltre 1 miliardo di persone situate nelle zone rurali non potevano usufruire dell’acqua potabile. La mancanza di queste risorsediminuisce l’aspettativa di vita,con aumento delle problematiche famigliari, delle violenze e la diffusione di malattie come colera, dissenteria, tifo. Le aree geografiche più a rischio GliStati africanisono i Paesi più vulnerabili da questo punto di vista. Particolarmente a rischio lafascia centralee l’area sub-sahariana,anche per l’impatto della crisi climatica e di eventi geopolitici destabilizzanti come guerre e attacchi terroristici. In Burundi più della metà della popolazione non ha accesso a servizi igienico-sanitari adeguati, mentre inKenyail 29% delle famiglie ha unaccesso limitato, con scarsità di acqua e sapone. Gli interventi diWeWorldhanno ripristinato 140 km di linee di approvvigionamento in Burundi e allo stesso tempo sono stati costruiti 42 blocchi di servizi igienici, separati per genere, in Kenya. Inoltre, sono estremamente drammatiche le situazioni inSomalia,Chad, Lesotho e nella Repubblica Centrafricana. In altre parti del mondo, le problematiche maggiori si concentrano inSiriaa causa dellaguerra civilein corso dal 2011. Gli interventiWashdiWeWorldhanno aiutato circa 1,2 milioni di persone, con 135 servizi igienici e sanitari ricostruiti nelle scuole, oltre ad altri lavori di ristrutturazione che hanno interessato 28 comunità. La situazione italiana Nel Belpaese la dispersione di risorse idriche è molto elevata, con157 litri per abitante persi.Inoltre quasi 7 milioni di persone non hanno un collegamento alla rete fognaria pubblica e in296 Comuni è assente un impianto di depurazione delle acque reflue. La mancanza di adeguate infrastrutture si registra soprattutto nel Sud.

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