Alla fine, come previsto,Oppenheimerha dominato la cerimonia di premiazione degliOscar 2024svoltasi la scorsa notte a Los Angeles. Il film diChristopher Nolanche racconta la storia dell’uomo che creò la bomba atomica si è infatti aggiudicato 7statuette, tra le quali quelle di miglior film e di miglior regia. Ma nelle stesse ore (o, per meglio dire, mesi visto che dalla sua uscita il successo diOppenheimernon ha registrato flessioni) in cui Hollywood celebra la pellicola, si sta facendo largo un movimento composto dadiverse star, impegnate a informare le persone sul pericolo nucleare che sta correndo il mondoe a fare pressione sui vari Stati affinché adottino politiche precise in materia. Attrici e attori del calibro diJulianne Moore,Jane Fonda, Emma Thompson, Michael Douglas, Alan Cumming, Viggo Mortensen, Annie Lennox, Barbra Streisand, Kristen Stewarte altri hanno infattifirmatouna letteraapertapubblicata sulLos Angeles Timese rivolta ai leader globali per promuovere ildisarmo nucleare. “Come artisti e sostenitori, vogliamo alzare la voce per ricordare alla gente che mentreOppenheimerè storia, le armi nucleari no – si legge nella lettera – In un momento di grande incertezza, anche una sola arma nucleare, sulla terra, sotto il mare, nell’aria o nello spazio, è troppa. Per proteggere le nostre famiglie, le nostre comunità e il nostro mondo, dobbiamo chiedere ai leader globali di lavorare per fare la storia delle armi nucleari e costruire un futuro migliore”. Tra i sostenitori di questo appello c’èanche il nipote di J. Robert Oppenheimer, Charles, così come due attori che hanno preso parte al film: Tony Goldwyn e Matthew Modine. Quest’ultimo ha anche prodotto il documentarioDownwind, che parla dell’impatto dei test sulle armi nucleari durante la Guerra Fredda. «Centinaia di migliaia di americani sono stati direttamente danneggiati dalle ricadute radioattive derivanti dalle esplosioni nucleari condotte sul suolo americano. Dal momento del primo test della bomba atomica a Los Alamos, nel Nuovo Messico, il nostro intero Pianeta è stato a rischio. Dobbiamo fermare questa follia e ogni persona dovrebbe essere informata sull’incredibile potere distruttivo delle armi nucleari», ha affermato l’attore, anche alla luce di un particolare non certo irrilevante, ricordato nella lettera:9Paesi nel mondo detengono 13.000armi nucleari, circa 80 volte più potenti di quelle che distrussero Hiroshima e Nagasaki nel 1945. La lettera è parte di una campagna più ampia chiamata#MakeNukesHistoryche comprende anche la realizzazione di una grandeinstallazione artisticapresso l’Original Farmers Marketdi Los Angeles e l’affissione di circa1.000 cartelloni pubblicitari in tutta la città, sui quali campeggiano frasi del tipo “Oppenheimer ha iniziato, noi possiamo finire” e “13 nomination agliOppenheimer; 13.000 armi nucleari”. Azioni compiute in concomitanza con la cerimonia degli Oscar, proprio per sfruttare l’appeal diOppenheimere l’afflusso di un numero ingente di giornalisti e fotografi nella città californiana. A promuovere la campagna è laNuclear Threat Initiative, organizzazione di sicurezza globale senza fini di lucro e apartitica focalizzata sullariduzione delle minacce nucleari e biologicheche mettono in pericolo l’umanità. “Il potente finale del film sottolinea la reazione a catena innescata dal Progetto Manhattan, dallo shock della prima esplosione alle minacce odierne con immagini di moderne armi nucleari. In un’epoca di rischi estremi, anche una sola arma nucleare è troppa – si legge sul sito, che lancia un messaggio chiaro – insieme possiamo porre fine a ciò cheOppenheimerha iniziato”.
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