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Los Angeles: nasce il primo seggio elettorale per le persone trans e non binarie

 

Los Angeles ha aperto il primo seggio elettorale degli Stati Unitiper lepersone transgender e non binarie.Un luogo in cui qualunque persona potrà votare, ma dove imembri della comunità Lgbtq+ saranno al riparo da abusi e discriminazionie soprattutto potranno esercitare pienamente i propri diritti di cittadini americani. La sede prescelta è ilConnie Norman Transgender Empowerment Center(Conotec)nel quartiere diWest Hollywood:un centro che offre servizi di assistenza medica e consulenza a persone trans e non binarie e che nasce come uno spazio di co-working condiviso da diverse associazioni che sostengono le persone transgender (comeFlux,TransCanWorkeUnique Woman’s Coalition). Secondo quanto riporta ilLos Angeles Daily News, si tratta delprimo ufficio elettorale aperto in un centro dedicato alle persone trans nella storia degli Stati Uniti.Il seggio (inaugurato il 2 marzo) è stato usato per la prima volta durante ilSuper Tuesdaydel 5 marzo, quando 15 Stati americani sono andati a votare alle primarie perscegliere il candidato repubblicano e democratico alla Casa Bianca. E rimarrà un punto di riferimento elettorale anche per leelezioni generalidi novembre e per altri appuntamenti dedicati alle elezioni locali. La vicegovernatrice democratica della California, Eleni Kounalakis, hadettoin conferenza stampa che: «È un esempio eccezionale di comei leader del nostro Stato si impegnano per garantire che ogni californiano,a prescindere dalla propria espressione e identità di genere, abbia unospazio sicuro e accogliente per esercitare il proprio diritto di voto». Il punto è proprio questo: lepersone trans, non binary e in generale la comunità Lgbtq+non avevano uno spazio sicuro in cui votare, prima di questa iniziativa. Pensiamo a quanto succede anche qui in Italia, con gli elenchi che contengono inomi degli elettori divisi in base al generee le file che si creano, maschi da una parte e femmine dall’altra, prima di accedere ai seggi. Una situazione che mette in seria difficoltà lepersone che si identificano come transmanon hanno ancora aggiornato i documenti di identità,ma anche le persone non binarie che non si riconoscono né nel genere femminile né in quello maschile. Prima delle elezioni di midterm del 2022, lo studio delWilliams Instituteaveva evidenziato chepiù di 200.000 americani transgender(su oltre870.000aventi diritto di voto) correvano il rischio di essereostacolati all’esercizio del votoperché i loro documenti d’identità non riportavano il nome o il genere corretto. Secondo la OngVoteRiders, 13 Stati americani hanno leggi molto rigide che richiedono agli elettori che votano in presenza di confermare la propria identità con un documento di riconoscimento e 9 di questi richiedono anche l’identificazione fotografica. InCaliforniaqueste restrizioni generalmente non valgono: è permessovotare senza presentare alcun documento, conun’unica eccezioneper le persone che votano per la prima volta alle elezioni federali. Secondo la consigliera comunale Katy Yaroslavsky, un centro dedicato servirà comunque a rassicurare la comunità Lgbtq+: «Mentre gli estremisti in tutto il Paese continuano a sferrare attacchi alla comunità Lgbt e alla nostra democrazia,Los Angeles deve porsi come un faro di speranza»,ha detto ringraziando ilConotecper il lavoro svolto. Il sito diVoteRidersriporta cheil 30%degli elettori transgender ha segnalato di aver subito molestie verbali per via delle informazioni riportate sui documentiche non corrispondevano alla propriaespressione di genere(che è il modo in cui una persona presenta esteriormente il proprio genere, attraverso il comportamento, l’abbigliamento, la voce o altre caratteristiche in base alle aspettative della società). Nellaguida della pagina#VotingWhileTrans, scritta dalNational Center for Transgender Equality Action Fundper spiegare alle persone trans tutti i passaggi da seguire per non avere problemi al momento del voto, si legge: “Se il tuo Stato richiede un documento d’identità, assicurati che il nome e l’indirizzo indicati nella tua tessera elettorale corrispondano a quelli indicati nel documento al momento del voto. Ma non ti preoccupare se la tua identità o espressione di genere non corrispondono al tuo nome, alla tua foto o al marcatore di genere, perché ciò non è richiesto dalla legge”. Nelle situazioni più delicate, la guida suggerisce anche di prendere in considerazione la possibilità di votare per posta. Sempre che lo Stato in questione lo permetta.

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