Medellinha conosciuto un’espansione veloce e disordinata che ha generato il classico effetto “isola urbana”. Il calore aumentava e questoaumentava il costo energetico di vivere nella città colombiana, il che si otteneva ovviamente anche con unmaggiore ricorso all’aria condizionata che a sua volta accelerava il calore. Ma attorno al 2016 la storia è cambiata perché l’amministrazione comunale ha deciso una strategia disviluppo delle aree verdi connesse da corridoi verdiarrivando a un’estensione di 70 ettari. I corridoi verdi sono tra l’altrodotati di marciapiede e piste ciclabili. Una quota significativa del budget, da circa16 milioni di dollari, è dedicata alla manutenzione e alla pulizia delle aree verdi. E le piante sono scelte con un criterio ispirato dalla logica della biodiversità: sicché la vegetazione è organizzata in alto e basso fusto,le specie sono autoctone, fanno ombra e cibo per una fauna che nel frattempo è tornata massicciamente. Le specie di farfalle e uccelli che vivono a Medellin si sono moltiplicate. E la temperatura della città è diminuita di due gradi. L’amministrazione prevede che continuando cosìdiminuirà di altri quattro gradi nonostante il cambiamento climatico. Unreportagedi Peter Yeung suReasons to be cheerfulha tutti i dettagli. L’esperienza di Medellin offre l’idea di una via di uscita positiva di fronte all’emergenza climatica. Eproduce un doppio effetto positivo. Da una parte propone l’evidenza che una policy intelligente, scientificamente avvertita, curata nei dettagli, può costituire una soluzione realistica anche per altre città. E non a caso il network C40 ne fa un esempio fondamentale. Dall’altra parte combatte l’effetto paralizzante che un’idea di emergenza climatica senza soluzione produce nella popolazione. Jemima Kelly, sulFinancial Times, ha mostrato come diversi studi scientifici dimostrino che se le persone sanno che ci sono soluzioni possibilisi informano di più sulle tematiche ambientaliesono più attive nella loro vita quotidianaper contibuire a risolvere i problemi. Le città sono decisive nell’adattamento al cambiamento climatico. E sono in procinto di essere riprogettate radicalmente. Tra il 2008 e il 2050, secondo stime piuttosto solide,la popolazione urbana aumenterà di 3 miliardi di persone. Che avranno bisogno di nuove case, quartieri, strade, servizi. Se questa progettazione seguirà l’esempio di Medellin, già deciso per esempio a Parigi, le città contribuiranno in modo fondamentale al contenimento dell’aumento della temperatura sul pianeta. Altrimenti avranno l’effetto opposto.
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