Nel corso delbiennio 2022-2023si è registrato un considerevoleaumento delle richieste di asiloda parte di rifugiati alla ricerca di una nuova vita al sicuro nell’Unione europea:tra questi, la maggior parte eranosiriani e afghani, ma non solo. IlReport 2023dellaFondazione Migrantesspiega come solo durante iprimi 6 mesi del 2023i richiedenti asilo hanno toccato quota474.000:133.000 siriani e 114.000 provenienti dall’Afghanistan. Lo scorso anno ilpopolo turcoha rappresentatoun terzo del numero complessivo delle domande di asiloed è stato protagonista di unaumento pari all’82%. Stiamo assistendo a unanuova crisi migratoria? Probabilmente sì, perché quello degli ultimi 24 mesi è stato certamente ilflusso migratorio più consistente dopo quello del 2015-2016.Secondol’Agenzia dell’Unione europea per l’asiloil numero di domande nel 2023 è aumentato del18%raggiungendo la soglia di1,14 milioni. Sicuramente queste cifre fomenteranno ulteriormente il dibattito, già piuttosto acceso, in materia diimmigrazione.Quest’anno, infatti, si terranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. I partiti di estrema destra cercheranno di porre un freno ai flussi migratori che, tra l’altro, dopo il 7 ottobre, con l’inizio del conflittoIsraele-Hamasche ha generato1,7 milioni di sfollati, si sono notevolmente rafforzati. In soli 3 mesi, infatti, sono state circa 11.600 le domande di asilo da parte di palestinesi. A questi numeridobbiamo sommarequelli inerenti l’ingresso in Unione europea delle persone fuggite dall’Ucrainada quando è iniziato il conflitto con la Russia, due anni fa:i rifugiati ucraini non hanno bisogno di presentare una domanda ufficiale di asilo. Al momento sono poco meno di4,5 milionigli ucraini residenti in Europa: in questo caso, troviamo sul podio dell’accoglienza laGermania. Frontex, l’Agenzia governativa europea della guardia di frontiera e costiera, lo scorso gennaio ha dichiarato di aver registrato il numero più elevato diattraversamenti irregolaridelle frontiere dal 2016e ha ribadito che il flusso migratorio sta coinvolgendo soprattuttoGermania,SpagnaeFrancia. Questa notizia ha naturalmente contribuito ad accendere ulteriormente il dibattito sul controllo delle frontiere e sulla limitazione degli accessi, soprattutto quando irregolari: esistono già alcune situazioni “limite”, nell’isola diLampedusae nell’isolaEl Hierrodell’arcipelago canario, Spagna. La maggioranza delle richieste di asilo sono state indirizzate alla Germania La Germania al momento è il Paese che riceve la maggior parte delle richieste di asilo. Questo si era già verificato in passato ed è una realtà che si è riconfermata anche nel 2023, anno in cui lo Stato ha conosciuto unincremento del 50%dell’immigrazione rispetto al 2022. Qui è confluito quasiun terzodella quantità totale delle domande dell’ultimo biennio. L’ex aeroportoTegel, adibito a centro di accoglienza nel 2022 agli esordi della guerra Russia-Ucraina, ormai si è trasformato nelpiù grande campo profughi del Paesein cui risultano essere residenti circa5.000 rifugiati e richiedenti asilo. La struttura di Tegel è stata ampliata in più di una occasione negli ultimi anni e oggiè in grado di ospitare 7.000 persone. Ma si è già stabilito che non sarà ulteriormente ingrandita. Nel 2023quasi 300.000persone hanno fatto richiesta di asilo in Germaniae questo numero impressionante è (per ora) secondo solo alla situazione verificatasi nel2015, anno in cui il Paese avevaaccolto oltre 1 milione di profughi, prevalentemente siriani. Ma la macchina dell’accoglienza tedesca è in seriadifficoltà. Queste cifre stanno ingolfando il sistema che non è più in grado di garantire labuona integrazionedelle persone migranti. Tutto questo ha portato il Parlamento tedesco ad approvare lo scorso ottobre il pacchetto del Governo Scholz perinasprire i termini per l’accoglienza dei richiedenti asilo. La situazione in Italia Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina,l’Italiaha accolto circa175.000 profughi. In generale, nel 2023 i richiedenti asilo sonoaumentati quasi del 70% rispetto al 2022:al primo gennaio 2023 il Belpaese contava sul suo territorio350.000persone con regolare permesso di soggiorno per motivi di asilo e protezione sussidiaria, ovvero all’incirca lo0,6% di tutta la popolazione nazionale. I datiEurostatpubblicati a inizio 2024 mostrano che solo nei primi 8 mesi del 2023 l’Italia ha ricevuto82.800 richieste di accoglienza, contro le complessive 84.300 registrate nell’intero 2022. In particolare, il flusso migratorio del 2023 è stato composto prevalentemente da persone provenienti daBangladesh, Egitto ePakistan.
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