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Università Australia: 1 studente su 20 ha subito violenza sessuale

 

InAustraliai Governi statale, territoriale e federale hanno concordatoun piano d’azione nazionale per contrastare le violenze sessuali nei campus universitari, un fenomeno in crescita secondo quanto emerge da un recente sondaggio studentesco:1 studentə su 20 è statə aggreditə sessualmenteda quando ha iniziato l’università e 1 su 6 ha detto di essere statə molestatə sessualmente. Le cifre dell’ultima indagine nazionale sulla sicurezza degli studenti, pubblicato durante il lockdown istituito durante la pandemia, nel 2021, aveva già rilevato una situazione altrettanto allarmante: ogni annoalmeno 14.300 studenti sono soggetti a violenza sessualenegli ambienti universitari, una media di 275 a settimana. Gli esperti ritengono che il dato sia sottostimato. Venerdì 23 febbraioOur Watch, la prima organizzazione che affronta il tema della violenza di genere nei campus universitari australiani, ha ricevuto il via libera dai ministri dell’istruzione perun piano strategicodestinato a prevenire e contrastare aggressioni, molestie e abusi sessuali perpetrati nei confronti delle studentesse. Patty Kinnersly, amministratrice delegata diOur Watch, l’ha messo a punto e l’ha consegnato ai ministri dell’istruzione a novembre. Uno dei punti fondamentali del progetto è l’istituzione diundifensore civico nazionaleincaricato di supervisionare le denunce di violenza sessuale nelle università. Se il piano verrà attuato permetterà a tutti gli studentiin Australiadipresentare denunce per molestie sessuali, aggressioni e violenze. Il difensore civico determinerà se le azioni intraprese dai fornitori sono ragionevoli o se sono necessarie ulteriori misure. Il piano, che raccomanda anche unamaggiore responsabilità delle istituzioni, unamigliore supervisione dei fornitori di alloggi per studentiemeccanismi di prevenzione, mira a evitare di ri-traumatizzare le vittime-sopravvissute, generalmente costrette a raccontare le loro storie più volte. Il ministro dell’Istruzione Jason Clareha dichiaratoche «le universitànon sono solo luoghi in cui le persone lavorano e studiano, sono anche luoghi in cui le persone vivono edobbiamo garantire che siano sicure», ammettendo che finora non sia stato fatto abbastanza «per contrastare la violenza sessuale nelle nostre università e per troppo tempo gli studenti non sono stati ascoltati. Ora la situazione cambierà». Nel 2023l’inchiestadel Senato australiano sulle leggi sul consenso harimproverato duramente il settore terziario per non aver fornito servizi di supporto adeguatialle vittime di violenza sessuale: il comitato riteneva che non ci si potesse fidare del settore e dell’autorità di regolamentazione impegnata a migliorare la sicurezza degli studenti (laTeqsaTertiary Standards and Quality Agency). Il comitato ha rilevato che il sistema era così guasto da non permettere alle organizzazioni per la sicurezza degli studenti di indirizzare le vittime-sopravvissute alle università e allaTeqsaperché questo traumatizzava ulteriormente coloro che avevano intrapreso quella strada. Laricercadell’Australian Human Rights Instituteha rilevato che, a febbraio 2024, quasi tutte le università australiane hanno ora politiche autonome sulla violenza sessuale,ma solo 15 su 39 dispongono di piani d’azione o strategie contro la violenza sessuale o di generein modo da garantire un’attenzione costante alla violenza sessuale. La maggior parte prevede meccanismi di segnalazione online, con la possibilità in molti casi di farle anonimamente, e fornisce anche informazioni su ciò che accadrà una volta effettuata una segnalazione all’università; quasi tutte dispongono di indicazioni chiare su come gli studenti o il personale che hanno subito violenza sessuale possono accedere ai servizi di supporto interni ed esterni. L’ultimaindaginenazionale sulla sicurezza degli studenti realizzata daUniversities Australia, che nel 2020 ha coinvolto 43.819 studenti, ha rilevato che1 su 20 ha subito una violenza sessuale da quando ha iniziato l’università: nei 12 mesi precedenti alla pubblicazione, il report ha rilevato chenell’1,4% dei casi le vittime erano donne, nel 3,2% transgender e nel 2,2% non-binary. L’indagine ha anche scoperto che1 studente su 6 ha subito molestie sessualida quando ha iniziato l’università:nel 10,5% dei casi le vittime erano donne, nel 14,7% transgender e nel 22,4% non binary. Secondo i risultati1 studente su 2 (48,0%) ha subito molestie sessuali almeno una volta nella vita. Le studentesse (62,9%), le persone transgender (62,8%) e gli studenti non binari o identificati come un altro genere (76,8%) hanno avuto più probabilità di subire molestie sessuali nella loro vita rispetto agli studenti maschi (26,0%).Universities Australiaorganizzerà un’altra indagine nazionale nel 2024 dopo le critiche ricevute per la sua risposta alla sicurezza degli studenti.

Redazione

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