Il nuovo Primo Ministro laburista, Anthony Albanese, e il Ministro per i Cambiamenti climatici e l’Energia, Chris Bowen, hanno annunciato che il Governo di Canberra sta stilando unprofiloben preciso per quanto riguarda ilparco autoin termini diemissioni di CO2nell’aria. Attualmente in Australia imezzi di trasporto, e in particolare le automobili, costituiscono laterzamaggiorecausa di tali emissioni. Per questo, Canberra introdurrà un innovativosistema di valutazionedelle auto per quanto riguarda due fattori determinanti, sia sotto il profilo economico sia per la tutela dell’ambiente:i consumi e le emissioni. Questo provvedimento entrerà in vigore a partire dal1° gennaio 2025. Si chiamaNational Vehicle Efficiency Standard(Nves)e consiste in un protocollo per valutare emissioni di CO2 da parte di auto per trasporto passeggeri e anche dei furgoni. Lo scopo è favorire l’adozione di mezzi ad alimentazione elettrica per ridurre le emissioni di gas serra. Innanzitutto, veniamo all’obiettivo numero 1:si intende premere sull’acceleratore del cambiamento in materia di alimentazione motori per ridurre di3 milioni di tonnellatele emissioni diCO2entro il2030e per riuscire a raggiungere la soglia dei10 milioni di tonnellatein meno per il2035. Il Governo australiano ha stimato che questo cambio di rotta apporterà anche unnotevole risparmioper i suoi cittadini alla voce di spesacarburante. Si è calcolato, infatti, che gli automobilisti godranno di un contenimento di questa spesa per 100 miliardi di dollari australiani (pari a58 miliardi di euro) a partire dal prossimo anno fino al 2050, che rimane la master deadline per il raggiungimento del risultato zero emissioni Come dimostrato durante laCop28tenutasi a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre 2023, l’Australia si sta attivando per mettere in atto la transazione energetica sia entro iconfini nazionalisia in ambito dei rapporti economiciinternazionaliin relazione ai quali ha preso l’impegno di supportare gli altri Paesi nelle loro fasi dipassaggio all’energia green. Per quanto concerne il settore dei trasporti, la parola d’ordine èveicoli elettrici.Al momento alla quota diimmatricolazionidiveicoli elettriciè riservata una fetta minima del mercato nazionale, che non raggiunge il 10%. Ciò che si vuole concretizzare è la diffusione della consapevolezza da parte dei cittadini australiani che scegliere un’auto con alimentazione a batteria elettrica significaridurrenotevolmentel’impatto ambientale, senza fare rinunce in termini di prestazioni e, soprattutto,tagliandosensibilmente l’attuale livello diemissioni di CO2che impatta direttamente sullasalutedi tutti. Consapevolezzache riguarda anche lemodalità di utilizzodell’automobile, a prescindere che si tratti di un mezzo a benzina, a diesel, ibrido o 100% elettrico. Ciò che rientra nell’attuale planning del Governo è agire sul mercato delle auto 100%elettrichein modo tale da fornire unimpulsoconcreto alla lorovendita, affinché esercitinoappealsugli australiani. I cittadini hanno bisogno di proposte concrete, dialternativeche devono presentare motivazioniconvincentiper lasciare la vecchia strada dei combustibili fossili e mettersi sul binario dell’alimentazione elettrica. L’Australia ha aderito alGlobal Methane Pledgeche costituisce di fatto il primo impegno politico a livello globale che ha puntato il dito contro ilmetanoericonosciuto i pericoliche questo gas rappresenta per il clima del nostro pianeta. Con a capo l’Unione europea e gli Stati Uniti, si è giunti all’accordo tra i vari Paesi aderenti di realizzare la riduzione delle emissioni di CO2 del 30% entro il 2030. Questo, in sintesi, è il punto di partenza e la molla che ha innescato questo percorso dell’Australia verso politiche economiche differenti rispetto al passato. L’altra motivazione va ricercata nei disagi e negliingenti dannisubiti a causa del cambiamento climatico, in quanto il Paese negli ultimi anni è stato colpito daondate di calore recorde da diverseinondazioni. Basti citare l’evento più recente, il ciclone Kirrily che ha devastato il Queensland lo scorso gennaio. Ora si vuole mettereal primo postola salvaguardia dell’ambientee dellasalute. L’Australia ha compreso che le scelte pro riduzione emissioni, una volta che il cerchio si chiude, restituiscono migliori condizioni climatiche e ambientali che, a loro volta, si traducono nell’innalzamento del livello diqualità di vitae nel preservare la buona salute di tutti i cittadini. Tornando nel merito, cioè sulla massiva sostituzione delle auto a benzina o diesel con quelle elettriche, il programma green del Ministro Bowen prevede l’applicazione diincentivi per l’acquistodi detti automezzi. Lo scopo è far percepire immediatamente agli australiani che questa scelta ecologica ha un importante peso nel quadro climatico nazionale e mondiale ma non nel loro portafoglio. Infatti, il primo grande ostacolo al successo delle vetture elettriche può essere costituito dal loro prezzo di listino. L’altro aspetto importante è cambiare il modo di pensare dell’opinione pubblicaeliminando la diffidenzaverso l’alimentazione elettrica (d’altro canto ci troviamo in un Paese storicamente ancorato ai combustibili fossili). Come agisce il National Vehicle Efficiency Standard IlNational Vehicle Efficiency Standardsi basa su un meticoloso test del carburante dei veicoli che ha anche lo scopo di informare i cittadini e aiutarli a orientarsi nella scelta della prossima auto da acquistare mettendo sul tavolo emissioni, consumi, costi. Inoltre, prevedemultesalate in caso disuperamento dei limiti delleemissioni consentite. Per quanto riguarda iproduttori di automobili, dovranno rispettare precisilimiti di emissionimedie per chilometro per poter procedere alla vendita di nuovi veicoli. Alle aziende che rimarrannoal di sottodel limite indicato nel Nves verranno attribuiti deicrediti, mentre quelle che lo supereranno dovrannoacquistare crediti oversare la somma corrispondente sotto forma disanzioni. I limiti previsti sono i seguenti: ·auto passeggeri: puntano a un’emissione media di 141g/km per il 2025 e di 58g/km entro il 2030; ·veicoli commerciali leggeri: il traguardo è un’emissione media di 81g/km entro il 2030.
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