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Inquinamento atmosferico: in Pianura Padana è allerta smog

 

Niente di nuovo sotto il sole e tutto estremamente critico almeno fino a…venerdì. Il Nord Italia, in questa prima settimana di febbraio, sta sperimentandocondizioni di fortissimosmog,con i valori di Pm10 spesso oltre la soglia anche per settimanea causa di assenza di pioggia, alta pressione e inversione termica. Le temperature in parte miti a seconda delle zone, e soprattutto l’assenza di precipitazioni importanti, finora hanno creato quellecondizioni che l’inquinatissima Pianura Padana conosce bene e che è tornata a sperimentare con persistenza negli ultimi giorni, tanto da doverallargare blocchi e restrizioni nel tentativo di contenere i livelli elevati di inquinamento. Purtroppo, oltre alle preoccupazioni per gli elevati livelli di smog, continuano anche quelle legate alla presenza della nebbia, vista l’alta pressione. Propriola morsa della nebbia, nelle ultime ore, ha contribuito per esempio a due grandi e gravi incidenticon un totale di tre vittime, uno sulla A21 (64 persone ferite) e uno sulla A22 dove si è verificato un maxi tamponamento con oltre cento veicoli coinvolti. Una delle aree più colpite, anche a livello di incidenti (come nel Cremonese), continua a esserela Lombardia, regione dove sono recentemente scattate nuove misure estese anche a Lecco, Mantova e Brescianel tentativo di contrastare l’inquinamento atmosferico. Lombardia che, insieme a Emilia Romagna Piemonte e Veneto, ospita gran parte di quel bacino padano che in questo periodo dell’anno registra frai peggiori valori europei in termini di particolato. A inizio mese le aree più critiche, per giorni di sforamento del Pm 10 al di sopra dei 50 microgrammi al metro cubo, risultano essere sempre quelle diMilano, Monza, Bergamo e Brescia. In queste aree da bollino rosso, a seconda del primo e del secondo livello di restrizioni, e a causa di “settimane di condizioni critiche”, sono previste le misure necessarie per affrontare l’emergenza smog comeil divieto di combustione e accensioni di fuochi all’aperto, le limitazioni ai veicoli euro 0 e 1, ma anche a quelli 2,3,4 a gasolio, oppuretemperature in casa tenute a un massimo di diciannove gradio ancora, a livello due, il divieto di usare generatori a legna per il riscaldamento dell’abitazione. Oltre al particolato legato agli impianti da riscaldamento, ci sono poi le emissionidovute al traffico e all’industria, così come l’impatto dello spandimento dei liquami in agricoltura (vietato però in determinate zone a dicembre e gennaio). Un mix di fattori che ha favorito l’accumulo di inquinanti a tal punto da far dire ad Arpa Lombardia che, secondo il trend, stiamo andando “peggio rispetto al 2023” ma per fortuna meglio rispetto a valori del 2022 e 2020, tra gli anni peggiori. L’unica speranza per abbassare i livelli di inquinanti è dunque legata alle condizioni meteo.Per capire se, come e quando la situazione migliorerà,La Svoltaha chiesto un commento alla climatologaSerena Giacomin, fisica dell’Atmosfera e presidente dell’Italian Climate Network. «Fino a venerdì – spiega Giacomin – regnerà l’alta pressione atmosferica.Poi arriverà la prima perturbazione atlantica del mese di febbraio. Prima di allora la stabilità atmosferica determinerà ancora condizioni di pessima qualità dell’aria. In assenza di ricircolo e inversione termica infatti gli inquinanti tendono ad accumularsi sempre di più, motivo per cui la soglia relativa agli inquinanti in queste settimane è stata spesso superata, con impatti anche sulla salute umana, che come sappiamo possono essere al sistema respiratorio, ma anche oculare o di altro tipo, un po’come fare un aerosol inquinato». Da venerdì però la situazione cambierà:«Arriverà questa perturbazione che porterà un netto rinforzo deiventi meridionali: in Pianura padana siamo protetti dalle correnti, ma in ogni caso aumenterà il ricircolo dell’aria. Avremo aria pulitissima? Certo che no, ma almeno dai modelli si osserva un miglioramento, anche perché sono previste precipitazioni. Vento e pioggia potrebbero infatti, in maniera positiva, aiutare a migliorare la qualità dell’aria: questo vale da venerdì sino probabilmente all’inizio della prossima settimana, nella speranza di dare un po’ di respiro anche alla Pianura Padana in difficoltà».

Redazione

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