L’insegnamento dellaraccolta differenziatanelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. “A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli” potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere. Gli allievi dovrebbero impararecome dividere i rifiutinei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento diriciclo e smaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località. In fondo siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare.Dove si butta questo? E quello?Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già. Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica – in collaborazione conJunker App, piattaforma specializzata nella raccolta differenziata in Italia – cerca didissipare la nebbia della raccolta differenziatache avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori e fare “Splash” nel contenitore giusto. Vecchie spugne Gli scienziati dellaRice Universitye dellaPenn State University, insieme al ricercatore Daniel Hashim, hanno ideatouna speciale spugnaconosciuta come “nano-sponge”, capace di assorbire in maniera irreversibile olio – e petrolio – in quantità cento volte superiore al proprio peso, gestendo così disastri ambientali come l’affondamento di petroliere: riutilizzabile più volte, rimane elastica anche dopo circa 10.000 compressioni in laboratorio. Ma questa è una prima puntata diSplash!tutta dedicata ai più semplici prodotti per il bagno e quindi allenormali spugneche usiamo sotto la doccia oppure nella vasca, cercando sempre – mi raccomando – di risparmiare il consumo dell’acqua e di evitare inutili sprechi. Quindi dove si gettano quellevecchie spugne, tutte rovinate e fatte di questo strano materiale, quando non servono più e non possono proseguire nell’adempimento del loro dovere? La risposta è che devono essere buttate nel bidone del secco residuo. Dopobarba Ogni tanto spuntano campagne di comunicazione e spot in televisione o sul web in cui all’improvviso appare l’ex calciatoreChristian Vieriche ti guarda negli occhi attraverso lo specchio della toilet e ti parla in inglese in una maniera molto sicura e stilosa: “Shave Like a Bomber”. Una volta lasciati i campi di gioco, infatti il campione ha saputo reinventarsi sia come volto pubblicitario sia come “intrattenitore”. E allora in bocca al lupo per la nuova avventura con “Bobo TV Channel”. Cosìi dopobarbama anchele cremein generale non passano mai di moda e oltretutto continuano a rappresentare idee molto gettonate per i regali. La speranza è sempre che tutti questi prodotti vengano realizzati all’insegna della sostenibilità e dell’ecologia, nel rispetto più assoluto dell’ambiente. Dal canto nostro c’è una cosa che possiamo fare e cioè stare attentissimi al lorocorretto smaltimento. Dove vanno a finire i relativi barattoli, quindi? In realtà è piuttosto semplice, perché si differenziano in base al materiale di cui sono fatti: plastica, vetro o metallo. Dischetti levatrucco Adesso mi piacerebbe far finta di essere un grande esperto didischetti e salviette struccantima mentirei in modo spudorato. Mi dicono dalla regia che a fine giornata è di certo importante pulire il viso e togliere i residui di trucco dal volto. Mò me lo segno, direbbe Massimo Troisi se potesse. Altrettanto sicuramente occorre fare una grandissima attenzione a come viene gestito il lorosmaltimento finale, perché frequentemente possono essere composti da materiali dannosi e nocivi. Idischetti levatrucco sporchidevono essere gettati nella raccolta del secco residuo. C’è un possibile risvolto creativo però in tutto questo: i dischetti struccanti possono essere utilizzati, magari insieme ad altri oggetti come i cotton fioc, per dei piccoli lavoretti con cui creare per esempio degli adorabili fiori fai da te. Si divertiranno anche i più piccoli.
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