Le questioni ambientalia volte sanno sembrare complicate e opporre interessi contrastanti, mentre in altri casi – forse più rari, ahimè – riescono a mettere miracolosamente tutti d’accordo. L’impresa potrebbe risultare ancora più difficile in un’area grande comeRoma. E invece questa volta gli astri si sono allineati. Il Campidoglioha appena registrato la magica convergenza tra la maggioranza e l’opposizione sulla questione dell’utilizzo dellavernice mangia smog. Ora è deciso: verrà adoperata in tutti i cantieri delle future opere pubbliche di manutenzione sia straordinaria sia ordinaria nellaCittà Eterna, semplicemente perché… funziona. Questo prodotto di ultima generazione, versatile ed eco-sostenibile, ha visto così approvata all’unanimità – ieri, 9 gennaio 2024, in Aula Giulio Cesare – da parte di tutti e 32 i consiglieri dell’assemblea capitolinala relativa mozionepresentata da Rachele Mussolini di Fratelli d’Italia e co-firmata da Riccardo Corbucci del Partito Democratico. La delibera sull’inquinamento atmosfericoè passata anche nellaCommissione Lavori Pubblicipresieduta dal consigliere Antonio Stampete. Adesso l’amministrazione potrà applicare questa pittura ecologica agli interventi sul territorio, ma l’obiettivo che resta sullo sfondo è quello di estenderne il più possibile l’utilizzo anche tra i privati, oltre che nel settore pubblico. Innanzituttola vernice attiva le sue proprietà “mangia-smog”con la collaborazione sia della luce del sole sia di quella artificiale, rilasciando agenti anti-inquinamento e anti-batterici. Inoltre assolve alla funzione diisolante termico, contribuendo alla riduzione dei costi energetici. La Capitaleha già avuto modo di fare la conoscenza di questo prodotto, visto chela speciale pitturaè stata sperimentata addirittura nel 2007, all’interno deltunnel Umberto I, uno dei più inquinati della città e poi più recentemente con i murales nel quartiereOstiense. Rachele Mussolini ha parlato quindi di «un successo condiviso», dicendosi sicura del fatto che “le buone pratiche ambientali, nel tempo, rendono un ente virtuoso”. L’iniziativa «si inserisce all’interno dei progetti per far diventareRomauna modernasmart city», ha dichiarato Corbucci, presidente della commissione Roma Capitale, Statuto e Innovazione tecnologica, «e mira a promuoverela sostenibilitàambientale, utilizzando le nuove tecnologie come strumenti a basso impatto sociale in grado di tutelarel’ambientee ridurrel’inquinamentoei consumi energetici». Intantola Città Eternaha affrontato qualche nuovo problema legato allosmogproprio nelle prime ore dell’anno nuovo, il primo gennaio 2024, quando le centraline diArpa Laziohanno rilevato livelli diPm10più elevati del previsto nell’aria. I picchi sono stati ricondotti alleconseguenze dei numerosipetardi e fuochi d’artificioaccesi durante la notte di San Silvestro nonostante l’ordinanza di divieto del sindacoRoberto Gualtieri. Ad ogni modol’International Society of Doctors for the Environmentha colto l’occasione per ricordare ancora una volta chele soglie delle sostanze inquinanti nel monitoraggio dell’ariasono sempre critiche: il problema è che se ne parla solo quando vengono oltrepassati i limiti massimi.
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