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Buon vento: in Europa la produzione di elettricità da eolico supera quella da carbone

 

Come diceva Gene Wilder in Frankenstein Junior urlando a squarcia gola, “si può fare!”. Si può infatti ottenere – ed è una gran buona notizia in termini di riduzione delle emissioni -più elettricità daenergia eolicache dalcarbone. In Europaè accaduto per la prima volta nell’ultimo trimestre del 2023: secondo i dati del think tankEmberinfatti i produttori europei di energia hanno generato più elettricità grazie a vento e turbine che bruciando carbone, una sorta di pietra miliare negli sforzi per la transizione. Il periodo di riferimento è ottobre-dicembre 2023in cui è stata ottenuta la cifra di 193 terawattora (TWh) di elettricità dagli impianti eolicirispetto ai 184 TWh provenienti dalle centrali elettriche a carbone. Nonostante un anno complesso a livello di installazioni, manodopera, materiali (anche a causa dei vari conflitti globali) e finanziamenti, la fine del 2023ha portato a una produzione di quasi il 20% in più dell’eolico rispetto al 2022. Un bel segnale per una Europa che a eccezione di alcuni Paesi (come la Polonia e per certe questioni anche la Germania) sta provando a smarcarsi rapidamente dal carbone. Il tema dell’addio al carbone, oltretutto, nonostante le posizioni avverse di colossi come l’India, è stato centrale anche allaCop28di Dubai. Molti Paesi concordano sulnecessario addio a questo combustibile fossile ma con Germania, Polonia e Turchia che rappresentano circa la metà della produzione totale di carbone in Europasono necessari grossi sforzi per dimostrare il fatto che l’alternativa rinnovabile può essere più conveniente, anche economicamente, rispetto alle fonti inquinanti. A fine 2023 infatti molti Paesi hanno fatto ancora affidamento sul carboneper soddisfare la domanda di riscaldamentoe nonostante la generale produzione sia in calo, l’economia basata sul carbone è ancora ben radicata per ottenere elettricità, soprattutto se ci sarà una ripresa economica che porterà a un aumento della domanda, per esempio nel settoremanifatturiero, degli impianti chimici, siderurgici e dei fertilizzanti. Parallelamente però come dettosta crescendo la produzione eolicacon sempre più Paesi che intendono installare turbine e puntare sul vento: nel 2024 in Europa si prevede una maggiore capacità di generazione, soprattutto in mercati come Germania, Regno Unito, Spagna, Francia e Danimarca oppure Italia, sia per impianti onshore che offshore. La Germania per esempio punta a gare d’appalto che riguardano 8 gigawatt per l’offshore, la Danimarca 9 GW e anche la Francia aumenterà la propria impronta eolica con la costruzione di due parchi eolici galleggianti. Tra questi e altri progetti in corso si prevede un aumento della produzione eolica totale dell’Europache andrà oltre i 604 TWh prodotti in tutto il 2023, un “buon vento” per la spinta rinnovabili di cui ha bisogno il Pianeta.

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