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Guuud Niuuuz: arrivano i parrucchieri per il clima (e altre cose belle)

 

Oggi lacrisi climatica-ambientaleè una delle più gravi minacce e da tempo le istituzioni scientifiche e le organizzazioni ambientaliste lanciano allarmi sulle condizioni degli ecosistemi globali. L’aumento delle temperature, lo scioglimento dei ghiacciai, l’inquinamento chimicoe la perdita dibiodiversitàpresentano dati e trend in peggioramento. Esistono, tuttavia, anche progetti, piani di mitigazione enotizie positiveche spesso passano in secondo piano. Se vuoi scoprire le belle notizie d’ambiente (dall’Italia e dal mondo),questa è la rubrica che fa per te. I parrucchieri si mobilitano per il clima Un’iniziativa disensibilizzazione sulla crisi climaticasta arrivando in Italia, grazie allo sforzo diNaturalmente ArteceSave the Planet.Si tratta del progettoParrucchieri per il Clima, che dopo l’esperimento iniziale in Australia è stato portato in Italia daNaturalmente Artec srl,che come azienda si occupa di prodotti biologici e vegetali per il settore cosmetico. In partnership con la OngSave the Planet, verrannoformati parrucchieri e parrucchiereattraverso incontri con esperti cheforniranno tutte le informazioni necessarie sulla crisi climatica e su come trasmetterle al pubblico. Sono stati scelti 9 temi, tra cui l’efficienza energetica, lamobilitàa basso impatto e la dietavegetariana.Tra gli esperti dedicati alla divulgazione ci saranno Giovanni Mori, ingegnere energetico e attivista per il clima, Matteo Innocenti, psicoterapeuta, esperto di eco-ansia, presidente dell’Associazione Italiana Ansia da Cambiamento Climatico (Aiacc). Il Vietnam sta riducendo con successo il suo impatto sull’ozono Il Governo delVietnamha annunciato che laseconda fase del progetto nazionaleche prevede l’eliminazione graduale delle sostanze responsabili del buco dell’Ozonoha raggiunto dei risultatisoddisfacenti. Iniziata nel 2018, questa seconda fase ha rispettato gli obiettivi fissati dalla Convenzione di Vienna e dal Protocollo di Montreal, che prevedono la netta riduzione dell’uso di elementi nocivi come i clorofluorocarburi (Cfc) o gli idroclorofluorocarburi (Hcfc). Le autorità nazionali si sono coordinate con la Banca Mondiale, con l’obiettivo di rispettare l’obbligo dieliminare il 35% dei consumi delle sostanzeHcfc. Il Governo ha imposto alla sua unica impresa produttrice di condizionatori e a una serie di aziende produttrici di apparecchiature di refrigerazione di non utilizzare il gas R-22. «I risultati si ottengono grazie al sostegno attivo degli esperti della Banca Mondiale e allo stretto coordinamento dei ministeri, dei settori e delle agenzie competenti» hadichiaratoil direttore del Dipartimento per i cambiamenti climatici del Ministero delle risorse naturali Tăng Thế Cường. Ritrovato un raro pappagallo Uno degli uccelli più rari al mondo, ilpappagallo notturno (Pezoporus occidentalis), è stato finalmenteregistrato a livello sonoroda una squadra di ranger Kiwirrkurra nelle regioni centrali dell’Australia occidentale, in un’area remota deldeserto di Gibson. «Mi ha reso davvero entusiasta il fatto che il pappagallo notturno sia ancora lì, perché significa che stiamo facendo un ottimo lavoro. Se è lì, significa che molti altri animali possono vivere ed essere felici in quella zona» haaffermatoil coordinatore dei ranger Kiwirrkurra. Il raro animale è considerato a rischio di estinzione da tempo a causa della distruzione del suo habitat naturale, fra incendi e l’invasione dei gatti selvatici. Gli indigeni stanno restaurando un’area naturale Negli Stati Uniti, in California e in Oregon,sono stati avviati i lavori perdemolire 4 dighe sul fiume Klamathin modo daripristinare un fondamentale habitat naturale per i salmoni. «La rimozione della diga è il passo più grande che possiamo compiere per ripristinare l’ecosistema del fiume Klamath. Vedremo benefici per l’ecosistema e quindi per la pesca per decenni e decenni a venire» hasottolineatoBarry McCovey,membro della tribù Yurok. La costruzione delle dighe, nel secolo scorso, aveva comportato la drastica diminuzione della popolazione dei salmoni. Questo ha spinto negli ultimi decenni gliindigeni locali ad attivarsi in incessanti lotte politiche e ambientali per ripristinare i territori.

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