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A scuola di sicurezza sul lavoro

 

Gli istituti scolastici, oltre alla diffusione di svariate conoscenze, hanno l’obiettivo di porre basi importanti e solide nei giovani, trasmettendo loro alcuni valori fondamentali. Per questo, recentemente è riemersa la volontà di affrontare anche tra i banchi di scuola alcune tematiche legate alla sicurezza in contesti lavorativi. Già nel 2017Flaminio Galli, Direttore Generale dell’Istituto nazionale di documentazione innovazione e ricerca educativa,durante un convegno dedicato proprio a tale tema sottolineò che «la cultura della sicurezza sul lavoro nasce dalla scuola, ed è soltanto partendo da essa che possiamo dare agli studenti – i lavoratori di domani – gli strumenti necessari per confrontarsi con i rischi connessi alle attività lavorative». In quel periodo, considerando tutti i Paesi dell’Unione Europea, venne registrato uncosto perincidentidovuti da determinate mansioni e patologie a esse correlate, pari a476.000.000.000 di euro l’anno. Anche se in alcuni casi si registrano leggeri miglioramenti, a oggi nel suo complesso la situazione non è migliorata, tanto che in Italia, i dati continuano a essere sconcertanti. Secondo unacomunicazionedell’Inail, sono infatti144.586 le denunce di infortunio arrivate fino a marzo 2023. Inoltre, il nostro Paesenel 2020occupò il terzo posto per l’eccessiva insorgenza di incidenti lavorativi, preceduto solo dalla Germania, in cima alla classifica, e dalla Francia. L’istruzionequindi che posizione occupa all’interno di questo scenario? Sicuramenteha il compito, in primo luogo,di trasmettere aglistudentil’importanza di lavorare (ma anche studiare) in condizioni salubriper loro stessi e l’ambiente circostante. Una condizione imprescindibile, che genera benefici dal punto di vista fisico e mentale. Questi insegnamenti devono essere impartiti già da piccoli perché se una bambina e un bambino apprendono che non è idoneo lavorare in situazioni pericolose e rischiose, saranno poi in grado di discernere circostanze difficili infondendo, al tempo stesso, dei principi basati sull’affidabilità e sul benessere costanti. Concordi con questa idea, ilMinistero del lavoro e delle politiche socialie ilMinistero dell’università e della ricerca, hanno promosso un bando dal titoloSalute e sicurezza… insieme! – La prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro si imparano a scuolaindirizzato agli istituti scolastici di secondo grado statali e paritari ma anche ai corsi di istruzione e formazione professionale. Entrambi i Ministeri si sono posti lo scopo principale di mettere a fuoco laprevenzione degli infortuniattraverso una chiave di lettura differente e maggiormente innovativa, ovvero quella dei teenager.Gli studenti, a seconda della scuola appartenente e aderente all’iniziativa,avranno la possibilità di presentaresino al 31 gennaio del prossimo announ elaborato originalee fantasioso sottoforma sotto forma di documentario, grafica, riproduzione musicale o altro,sul tema della prevenzione degli infortuni sul lavoro. Marina Calderone, ministro del lavoro e delle politiche sociali, evidenzia che «l’iniziativa vuole valorizzare la creatività degli studenti e permette loro di vivere un’esperienza di crescita comune nel misurarsi con questi temi per poi farla diventarepatrimonio della collettività grazie ai nuovi stimoli che arriveranno, per comunicare ancora più efficacemente la cultura della prevenzione dagli infortuni nei luoghi di lavoro». Il progetto, pertanto, ha un duplice intento:propagare una concreta e reale cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoroche, a sua volta, incita alla riflessione nella vita di ogni giorno;consentire agli studenti di sperimentare un momento cruciale di progresso collettivoe sociale finalizzato a uno studio più approfondito e alla rivalutazione dell’argomento. Alla luce di tutto ciò risulta importante rendere noto che è stato rivisto ilTesto Unico 1124/1965che applica l’assicurazione obbligatoria per infortuni e malattie professionali di insegnanti e alunni.In tal modo si cerca di garantire più assistenza e maggiori tutele a tutti i docenti e studenti. Stando aidatidelMurla quantità di sinistri in spazi dediti alla formazione scolastica pubblica e privata, è cresciuto lentamente fino 2019, mentre nel 2020 si è registrato un arresto dovuto alla messa in atto della Dad durante la pandemia, seguito da un nuovo incremento dal 2021, anche se con valori leggermente inferiori rispetto a prima.

Redazione

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