L’introduzione di parchi e giardini nelle città è in grado di portarenon solo notevoli benefici ambientali, ma anche importanti ritorni economicinelle tasche dei residenti. È quanto emerge dallo studio “Il vero valore del verde urbano: abc verde”, condotto daV-Safe, spin-off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. Lo studio è stato commissionato dal consorzioKilometroVerdeParma, che dal 2020 promuove la creazione di aree verdi nella provincia di Parma e che negli ultimi anni ha curato, tra gli altri,l’introduzione di due boschi urbani a Parma e di uno nel comune limitrofo di Busseto. Ed è proprio sull’analisi dell’impatto della creazione di questi tre spazi verdi che lo studio diV-Safesi è soffermato. In particolare, nelle vicinanze del parco Gino Cervi nel quartiere Molinetto a Parma, sono stateinterrate circa 900 piante tra alberi e arbusti, in un’area di 9.000 metri quadrati a ridosso della ferrovia. Un bosco che, secondo le stime,in 50 anni riuscirebbe a eliminare 900 tonnellate di CO2, grazie alla capacità di ciascuna pianta diassorbire 20 kg di anidride carbonica all’anno. Nei pressi dello svincolo della tangenziale di Via San Leonardo a Parma (zona particolarmente trafficata), invece, è stato introdotto unbosco da 1.350 piante, finanziato dalGruppo InforeRegione Emilia-Romagna. Ma il consorzioKilometroVerdeParmaha promosso anche la forestazione del Parco della Vita attiguo al Palazzetto dello Sport Remondini a Busseto, con l’introduzione di 2054 piante. Secondo lo studioIl vero valore del verde urbano: abc verde, l’integrazione di spazi verdi ha contribuito a unaumento del valore degli immobili in pochi mesi, che a Busseto e nel quartiere Molinetto a Parmaha raggiunto il +4%. Ma i benefici non si fermano qui. Nel lungo periodo, entro 30 anni, gli investimenti per la creazione e la manutenzione del verde urbano sembrerebbero in grado di generare ritorni economici eccezionali (chiamati “esternalità positive”), chepossono raggiungere fino a 112 volte l’importo della spesa iniziale. Oltre agli evidenti vantaggi economici, l’introduzione di aree verdi ha dimostrato di poterridurre entro 5 anni la presenza di sostanze inquinanti nell’aria(in particolare, ossidi di azoto e polveri sottili), migliorando la qualità ambientale. Ma non è finita qui, perché si tratterebbe anche di una soluzione ottimale percontrastarel’inquinamento acustico. Infatti, se il problema è particolarmente presente nel quartiere Molinetto a Parma per via della vicinanza con la linea ferroviaria, la presenza del bosco urbano fungerebbe da barriera antirumore, permettendo alle abitazioni della zona stessa dimigliorare la propria classificazione acustica, che può passare così da rossa o arancione a gialla. Investire nel verde vuol dire combinare sostenibilità e alta redditività, nel breve e lungo termine,in un’ottica win-win, che vede tutti vincitori: l’ambiente, i cittadini e le città, sempre più rigogliose e salubri. Non ci sono più scuse per non investire nel green.
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