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Splash! Confezioni cibi animali, antiparassitari, accessori: dove si buttano?

 

L’insegnamento dellaraccolta differenziatanelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. “A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli” potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere. Gli allievi dovrebbero impararecome dividere i rifiutinei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento diriciclo e smaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località. In fondo siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare.Dove si butta questo? E quello?Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già. Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica – in collaborazione conJunker App, piattaforma specializzata nella raccolta differenziata in Italia – cerca didissipare la nebbia dellaraccolta differenziatache avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori e fare “Splash” nel contenitore giusto. Le confezioni dei cibi per animali In questi giorni dimaltempo, fortipioggeeesondazionise la sono vista brutta anche i nostri amicianimali. Tra le vittime dell’alluvioneaPrato,CampiBisenzioe nelpistoieseci sono amici a quattro zampe domestici, esemplari selvatici e anche animali da allevamento. I volontari dellaLav-Lega Anti Vivisezione- sono intervenuti con squadre di emergenza per soccorrerli nell’acqua alta, metterli in salvo con le ambulanze veterinarie e curarli. D’altra parte, secondo gli ultimi datiAssalco, in Italia abbiamo65 milioni di animali domestici: i gatti sono oltre 10 milioni e i cani 8, ma al primo posto ci sono quasi 30 milioni di pesci. Intantoil mercato degli alimenticresce, con una nuova attenzione alla sostenibilità. Ecco dunque una puntata di “Splash!” tutta riservata agli animali. Per quanto concerne icibi, occorre fare attenzione alleconfezioni. Lattine, scatolette e vaschette possono essere inalluminio o in acciaio: in ogni caso sono riciclabili al 100% e all’infinito. Differenziarle è facile perché basta conferirle insieme agli altriimballaggi metallicie non è necessario lavarle o togliere le etichette.I sacchetti e le bustesono solitamente in plastica, in poliaccoppiato a prevalenza plastica o più raramente a prevalenza carta e vanno conferiti di conseguenza. Nel frattempo,le leggi europeeesistenti non proteggono adeguatamente gli esemplari sfruttati dall’industria alimentare. Il tema è caro non solo alle organizzazioni ma anche ai cittadini dei Paesi membri, nell’89% dei casi. Il messaggio è chiaro:la Commissione Ue deve occuparsi degli animali allevati. Gli antiparassitari Come ricorda spesso l’Associazione nazionale medici veterinari italiani(Anmvi),i trattamenti antiparassitarisugli animali da compagnia vanno fatti periodicamente e con costanza. Questi articoli si acquistano facilmente nelle farmacie o nei punti vendita specializzati e sono importanti perché contribuiscono a prevenire o a eliminarei parassiticome zecche, pulci, pidocchi e acari, che possono infestare i nostrianimali domestici. Questi prodotti si trovano in diversi formati, dalle pipette spot-on a spray e shampoo, fino a collari ad hoc. Ma dove si gettano?Le confezioni di antiparassitarivanno differenziate come normali imballi: la carta va nella carta e la plastica nella plastica.I collariinvece vanno nel secco residuo indifferenziato. Gli accessori Basta entrare in un qualsiasi negozio dedicato acani e gatti, per accorgersi che il mondo degliaccessoripensati per loro è davvero sterminato, quasi infinito quanto quello dei bambini e dei neonati. E quindi come bisogna smaltireguinzagli,pettorinee oggetti simili? Normalmente vanno nel secco residuo. Infine meritano un capitolo a partele lettiere dei mici, che “Splash!” ha già trattato approfonditamente. A proposito del mondo dei felini, non sono tempi facili neanche per loro.La Scozia ha un piano per salvare il gatto selvatico: 19 esemplari sono stati rilasciati nelle foreste di Cairngorm Mountains per scongiurarne l’estinzione e gli scienziati si dichiarano fiduciosi. Dal canto suol’Australiada decenni approva provvedimenti contro i mici,rei di distruggere la fauna autoctona, tra mattanze, coprifuochi notturni e robot pensati per avvelenarli.

Redazione

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