Sergio Massa, ministro dell’Economia e candidato alla presidenza dell’Argentina,si scontrerà al ballottaggioper le presidenziali con l’ultraliberistaJavier Milei (Libertad Avanza),il 19 novembre. A finire nell’occhio del ciclone, sono le promesse elettorali: ilNo New Taxesè stato messo a dura prova dalla situazione generale in cui si trova il Paese. In un’Argentina letteralmente messa in ginocchio dalla crisi economica, Sergio Massa ha alzato la posta proponendo, semplicemente, chenon ci siano più tasse. Purtroppo, però, aremare contro il candidato peronistaci sono l’inflazionegaloppante e la catastrofe economica in cui è affondato il Paese sudamericano. Massa questa volta ha lanciato una nuova campagna, che prevede la completaeliminazione dell’imposta sul redditoper quasi tutti e haeliminato una tassa del 21% sulle vendite dei generi alimentari.A beneficiare di questa misura saranno 16 milioni di persone. Come se questo non bastasse, ha elargito un bonus in denaro a vari gruppi, compresi i pensionati e i disoccupati. Per non scontentare nessuno ha deciso, inoltre, dirinunciare alle tasse sulle esportazioni di alcuni prodotti agricoli,come arachidi, tabacco e latte: un’iniziativa che è andata a vantaggio dei piccoli produttori. Come si comporta l’opposizione Di stampo completamente opposto, la posizione dell’outsider libertario Javier Milei, che non vede di buon occhio le politiche di Sergio Massa, il cui unico obiettivo sembrerebbe essere quello di incentivare l’ampliamento del deficit.Milei promette proprio di tagliare il deficit, chiudendo i ministeri e lasciando regnare il libero mercato. Tra i maggiori problemi che stanno affliggendo l’Argentina, ci sonol’inflazione, che è al 138%, e lapovertà, che sta affliggendo il 40% della popolazione. Molti esperti ritengono che uno dei motivi che hanno messo in ginocchio il Paese sia costituito dallaspesa eccessiva del Governo. Una situazione che si ripete ogni volta che i peronisti sono al potere. Con le sue ultime decisioni,Massa non farà altro che spingere ancora più in alto l’inflazione.Ma soprattutto, renderà ancora più difficile la vita del prossimo Governo, che dovrà tentare di ridurre la spesa e, in qualche modo, stabilizzare l’economia. Da questo punto di vista, Massa sembra non raccogliere il messaggio, affermando di non comprendere di cosa si stia parlando. La sua intenzione è semplicemente quella difornire un po’ di sollievo agli argentini, che quotidianamente hanno dei problemi a mettere ilciboin tavola. Giusto per comprendere quale sia la filosofia del ministro dell’economia, basti pensare cheSergio Massa ritiene che i salari costituiscano una compensazione per il lavoro che le persone svolgono.Non costituiscono un profitto. Secondo Massa è assurdo far pagare una tassa sul lavoro. La presa di posizione del Fondo monetario internazionale (Fmi) La politica fiscale di Massa ha sorpreso ilFmi,che ha approvato lostanziamento di 7,5 miliardi di dollari in favore dell’Argentina,parte di un pacchetto di salvataggio per il Paese, così da aumentare (anche solo temporaneamente) le tasse su alcuni beni e servizi in modo da sostenere le finanze pubbliche (dopo che alcuni obiettivi non sono stati centrati a causa dellasiccità). «È un livello di cinismo e irresponsabilità che non ho mai visto durante i miei 9 anni alFmi»,ha affermato Alejandro Werner, ex direttore del dipartimento dell’emisfero occidentale del Fondo, riferendosi alle misure adottate da Massa. Di parere nettamente opposto sono ovviamente gliargentini, i quali ritengono chele tasse sono ancora alte.
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