Sembra un paradosso che durante lasettimana della moda diParigi, emblema di giovinezza, perfezione e artificio, alcune icone di bellezza e stile abbiano fatto la loro comparsasenza trucco o parrucco. Dal 25 settembre al 3 ottobre nella capitale francese sono state presentate le collezioni Autunno Inverno 2023-2024 femminili. Le sfilate milanesi, come di consueto, hanno passato il testimone alle passerelle francesi, le quali hanno brillantemente concluso la stagione autunnale dellefashion week. Modelle, attrici, donne di spettacolo si sottopongono alunghi preparativi prima di eventi di questa portata, imbrigliate in outfit scomodi (a volte scomodissimi),con acconciature e trucchi elaborati. Fa parte delle regole del gioco, ma c’è chi non ci sta. Tra affermati brand francesi (solo alcuni,Christian Dior, Chanel, Saint Laurent, Hermès, GivenchyeBalmain)e grandi ritorni (come quello diValentino), ha piacevolmente sorpreso l’iniziativa di alcune star di optare per un look meno costruito (che sia stata una mossa commerciale? Poco importa, se il messaggio è condivisibile).Andie MacDowell,65 anni, eDame Helen Mirren,78 anni, hanno sfilato con icapelli al naturale, ingrigiti dall’età, sulla passerella diL’Oréal, mentrePamela Andersonha fatto scalpore mostrandosisenza make up. Quella della ex bagnina di Baywatch sarebbe stata, come racconta lei stessaal megazineElle,una scelta «liberatoria e anche un po’ ribelle». Il suo concetto di bellezza è cambiato dopo la scomparsa della sua truccatrice Alexis Vogel per un tumore al seno nel 2019. «Da allora, ho pensato che, senza di lei,sarebbe stato meglio per me non truccarmi- ha spiegato Anderson, aggiungendo che «Ho notato che tante persone si truccano in maniera esagerata, ed è proprio da me andare controcorrente e fare l’opposto di quello che fanno tutti». Per lei l’invecchiamento è più che altro un viaggio. «Penso che tutti noi cominciamo ad apparire diversi, un po’ strani, quando invecchiamo. E rido di me stessa guardandomi allo specchio. Dico: “Wow, questa sono davvero io… cosa mi sta succedendo?” È cominciato un viaggio». Le foto dell’attrice canadese a Parigi hanno fatto rapidamente il giro del web e non sono mancate dimostrazioni di appoggio e solidarietà, come quello dellacollegaJamie Lee Curtische in un post su Instagramha scritto: “Pamela Anderson nel bel mezzo della settimana della moda, con così tante pressioni e pose, si è presentata e ha reclamato il suo posto senza nulla in faccia… Larivoluzione della bellezza naturaleè ufficialmente iniziata! Sono così colpita e sconcertata da questo atto di coraggio e ribellione”. Si sta facendo strada, ormai da qualche tempo, il movimentopro-agingche tenta di normalizzare l’invecchiamento e considerarlo per quello che è, cioèun normale e fisiologico rito di passaggio della vita. L’espressione “pro-invecchiamento”è stata impiegata da una serie di marchi di bellezza (Studio 10, Tropic Skincare, ClarinseLook Fabulous Foreversono solo alcuni) al posto diantiageper promuovere l’idea che mostrare la propria età sia del tutto naturale. Ma è davveroun atto rivoluzionario? Per certi aspetti sì,come si legge sulGuardian, soprattutto perché proviene da persone per le quali l’aspetto fisico e l’opinione pubblica rappresentano un vero e proprio valore commerciale. A tutti gli effetti, quindi, una dichiarazione di guerraai nemici numero uno di attrici, fotomodelle e cantanti,cioèl’invecchiamento e l’imperfezione. Pensiamo solo a tutte le celebrities che negli anni hanno fatto ricorso alla chirurgia plastica per appianare i segni del tempo, come Courtney Cox, Meg Ryan, Joan Rivers, Cher e tante altre. Anderson non è la prima aapparire così al naturale sui social. Tante le dive (e non solo loro) che, anche al di fuori della passerella, decidono di mostrarsi nella loro quotidianità senza trucco o filtri. È il caso diSelena Gomez, Lady Gaga, Anne Hathaway, ma anche della nostranaMiriam Leone. Premesso che sia legittimo truccarsi o sottoporsi a interventi di lifting e chirurgia plastica, mettersi a nudo e mostrarsi al naturale è un piccolo, grande atto di coraggio e un gesto rivoluzionario per contrastare la cultura della perfezione.
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