Mohammedha 15 anni, ed è rimastoorfano. Da quando sono morti i suoi genitori, ha intrapreso un lungo viaggio per scappare dalle violenze del suo Paese d’origine. Ha attraversato pericoli, sia sulla terraferma sia in mare, edè arrivato in Italia con un sogno in tasca: frequentare la scuola. La sua è una delle tante storie che le orecchie diAndrea Iacomini, portavoceUnicef, eNicola Dell’Arciprete, coordinatore della risposta a favore di minorenni migranti e rifugiati in Italia dell’associazione, hanno ascoltato durante una missione aLampedusa. Ma di vicende come quella di Mohammed ce ne sono tante. Iminori non accompagnatiche arrivano dalle rotte del mediterraneo sono infatti tantissimi, come confermato dai dati presentati da Iacomini e Dell’Arciprete durante una conferenza organizzata dall’associazioneStampa Estera. Dall’iniziodel 2023oltre 127.000 personeprovenienti principalmente dall’Africa Subsahariana e dal Nord Africahanno raggiunto le coste italiane. Di queste,circa 11.600 sonominori non accompagnati, bambini e adolescenti che si trovano da soli in un Paese straniero, e che spesso sfuggono a situazioni di conflitto,povertàestrema e pericoli della guerra. Un dato, quello di quest’anno, che ha registrato un aumento significativo rispetto ai precedenti, così comeè in crescita il numero di morti in mare: il 2023 ne ha già visti 990, 3 volte di più rispetto allo scorso anno.E, di questi 990,289 erano bambini. La piccola isola di Lampedusa si trova in prima linea in questa crisi,accogliendo l’oltre 70% degli arrivi. Quelli che stiamo vivendo sono mesi particolarmente complicati, in cui si sono verificati anchepicchi di oltre 4800 personesbarcate in una sola giornata e nei quali gli hotspot si sono trovati a ospitare anche 7.000 persone, molte delle quali donne incinte, bambini, disabili e anziani che necessitano di cure mediche e servizi immediati. Numeri che portano questestrutturea essereal collassoe non in grado di fornire il supporto umanitario di cui ci sarebbe bisogno. Così come in estrema difficoltà sono lestrutture di emergenza che accolgono i 20.000 minori non accompagnati, complessi in cui i bambini e i ragazzi dovrebbero fermarsi soltanto pochi giorni ma dove in realtà spesso sono costretti per settimane intere. In questo panorama estremamente complicato e delicato,Unicef Italiaha lanciato un appello al Governo, chiedendo l’adozione immediata di 4 misure fondamentali per superare questa crisi umanitaria. In primo luogo mettere in attomisure per prevenire ed evitare naufragiin mare, aumentando anche il potenziamento delle operazioni di ricerca e soccorso. Un secondo passo dovrebbe essere quello dioffrire percorsi sicuri e legali per i migranti che arrivano via mare, cruciali per evitare viaggi pericolosi e garantire la loro sicurezza. Ancora,Unicefchiede dirafforzare la protezione dei minori non accompagnati, garantendo loro accesso a servizi adeguati e tutela legale. Infine, per affrontare le cause profonde di questa crisi è essenziale aumentare gli sforzi permigliorare la sicurezza e lo sviluppo nei Paesi di provenienza, creando opportunità e riducendo la povertà. Una crisi umanitaria, quella descritta da Dell’Arciprete e Iacomini, che richiede attenzione immediata e la cooperazione di tutti gli attori coinvolti, un impegno congiunto perproteggere i diritti umani e garantire la sicurezza dei migranti e dei minori.
Il triste annuncio sarebbe arrivato proprio durante un concerto, un donna forte, che sta attraversando…
Il Nord conquista il Meridione con un solo colpo e Napoli viene cancellata da Milano,…
Ora firmi un contratto a tempo indeterminato e ti pagano con Rolex e gioielli, altro…
Pensa di poter risparmiare € 250 sulla spesa alimentare con un metodo veramente molto semplice,…
Il meccanico ti ha spillato un conto da capogiro? Ma i pezzi li prende su…
Versare i contributi? Sembra ormai essere acqua passata, adesso l'INPS te li regala come un…