Sono trascorse alcune settimane dall’appello che milionari, economisti, politici e organizzazioni internazionali hanno rivolto al G20 di Nuova Delhi per chiedere ditassare i grandi patrimoni. Per il gruppo Verdi-Alleanza Libera Europea questa tassazione è possibile a partire da una misura “moderata”: un’imposta progressiva sul patrimonio dello 0,5% più ricco della popolazione europea potrebbe mettere a disposizione dell’Unione oltre 213 miliardi di euro ogni anno. Il report pubblicato dai Verdivaluta per la prima volta l’utilizzo di una tassa progressiva compresa tra l’1,7% e il 3,5% su quei patrimoni che al momento possiedono il 20% della ricchezza totale dell’Unione europea. Nell’ultimo decennio, in Europa le ricchezze degli individui più benestanti sono cresciute abbondantemente, così come è cresciuto il ricorso all’utilizzo di paradisi fiscali, dove finora sono stati trasferiti circa 60 miliardi di euro. “L’accumulo di ricchezza estrema da parte degli individui più ricchi del mondoè diventato un disastro economico, ecologico e in termini di diritti umani, minacciando la stabilità politica nei Paesi di tutto il mondo” hanno scritto i firmatari della lettera presentata al G20 a inizio settembre. Il riferimento è a un recente studio dell’organizzazione Oxfam, secondo cuii cittadini più ricchi sono maggiormente responsabili delle emissioni di carbonio, sia a causa dei loro consumi eccessivi che delle loro abitudini di investimento. Ma non solo, le statistiche indicano anche che gli uomini possiedono in media il 50% di ricchezza in più rispetto alle donne, con un divario che aumenta ulteriormente nelle fasce di ricchezza più elevate. Anche in Europa patrimoni tanto sbilanciati pesano sulle disuguaglianze sociali e ambientali. Utilizzandodati su reddito, ricchezza e disuguaglianza, statistiche dell’Ocse e il lavoro di economisti come Gabriel Zucman ed Emmanuel Saez, l’OngTax Justice Networkha valutato “il potenziale dell’implementazione di un’imposta sul patrimonio e della fine dell’abuso fiscale del sistema dei super ricchi”. La tassa ipotizzata dai Verdi propone di ridistribuire più equamente le risorse economiche tra i cittadini, anche in termini ambientali e di salute pubblica. Secondo le simulazioni, tassare lo 0,5% dei cittadini più abbienti potrebbe coprire per esempio l’85% delle bollette di ciascuna famiglia europea; o raddoppiare lo stipendio degli insegnanti della scuola primaria; oppure aumentare del 50% tutti gli stipendi degli infermieri. In occasione del rilascio del report, l’eurodeputata Kira Peter-Hansen, vicepresidente del gruppo Verdi/Ale della Commissione per le questioni fiscali, ha detto:«I policy maker europei sono sempre alla ricerca di modi creativi per affrontare le sfide che i cittadini comuni si trovano a gestire, ignorando l’elefante nella stanza. Possiamo affrontare i problemi della povertà, della coesione sociale e del cambiamento climaticosolo se iniziamo ad affrontare le disuguaglianze nel nostro sistema. Un’imposta patrimoniale piccola e progressiva potrebbe dare ai bilanci nazionali la spinta di cui hanno bisogno. La disuguaglianza continuerà a crescere finché non faremo nulla al riguardo. Ciò che proponiamo non è radicale, è logico ed essenziale».
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