Ilnuovo piano di sviluppo 2024-2026è stato appena approvato dal consiglio d’amministrazione diInnovatec S.p.a, holding attiva da oltre 60 anni nel settore dell’efficienza energeticae dellasostenibilitàambientale. Una tabella di marcia ambiziosa e fitta di obiettivi “che riconferma l’impegno diInnovatecnello sviluppo di un modello di business a regime basato su circolarità ed energie rinnovabili” commenta il Cda nelcomunicato stampa ufficiale, dove emergono i principali indirizzi strategici del piano:facilitare la transizione energeticaattraverso una progressivadecarbonizzazionedelle proprie attività e realizzareimpianti dedicati“al recupero di materia generata nel ciclo dei rifiuti”per affermare la propria leadership nellacircolarità. In termini di investimento, è previsto lo stanziamento complessivo di77 milioni di euro, di cui quasi20 milionidedicati a potenziare il fronteMergers and Acquisitions (M&A), con cui si intende il complesso di operazioni di acquisizione e/o fusioni tra due o più aziende. Fra questi spicca proprio l’accordo stretto tra una delle sue controllate,Elios Power, eSenec Italia(uno dei principali produttori di sistemi di accumulo a livello internazionale) per lo sviluppo e realizzazione diimpianti fotovoltaiciper unapotenza complessiva di100 MW in Italia, il cui completamento è previstonel 2024. Si tratta potenzialmente di un progetto-chiave per contribuire alladecarbonizzazionee allo «sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili, in cui cittadini e aziende condividono e ottimizzano l’uso dell’energia green» afferma Vito Zongoli, Amministratore delegato diSenec Italia. Un obiettivo che si inserisce in un percorso già avviato, in quanto «sul tema dei grandiimpianti fotovoltaicia terra – spiega Elio Catania, presidente diInnovatec- noi ci stiamo presentando su questo nuovo piano con unapipe line di 450 megawatt», con l’intenzione di sviluppare altrettanti impianti fotovoltaici «almeno per i prossimi 3 anni» afferma il vice presidente Antonio De Tata. Ambizione anche dal punto di vista dei ricavi attesi che, stando al nuovo piano, ammontano almezzo miliardo di euro(per la precisione 478 milioni), oltre a una marginalità generata con un Ebitda (l’indicatore che mostra il profitto dell’impresa senza considerare imposte, deprezzamenti e ammortamenti) pari a 66 milioni, raddoppiato rispetto al 2022. È previsto poi un aumento dioltre 137 assunzioni“a favore della crescita del fatturato”, oltre a promettere un ritorno crescente per gli azionisti poiché è prevista la destinazionetra il55-60%degli utili nettidel 2026 al pagamento dei loro dividendi.
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