La frenesia di una giornata tipo, fatta di ore lavorative e attiva quotidiane, lascia poco spazio per il tempo libero, diventato sempre più un momento “mordi e fuggi”. C’è chi cerca di ritagliarsi qualche ora per andare in palestra, fare spese o dedicarsi ai social network. E forse, proprio a causa di una mancanza di forze a fine giornata che i lettori di oggi sono più “saltuari”. Per questo è importante celebrare il6 settembreilRead a Book Day:la giornata internazionale della promozione della lettura, che ogni anno organizza eventi dedicati per gli appassionati deilibri. Read a book Day: cos’è e come nasce IlRead a Book Day,festeggiato in tutto il mondo il 6 settembre, nasce negli Stati Uniti,ma sulle sue origini specifiche non si sa molto. Questa giornata è nata con l’obiettivo di ricordare, ogni anno e a livello internazionale, l’importanza della lettura; per rendere più virale questa celebrazione è stato ideato anche un hashtag#readabookday. Read a book Day: i benefici della lettura Forse, nell’ultimo periodo, si tende spesso a dimenticare la duplice funzione dellalettura: “allargare” e “allenare” la mente. I libri infatti sono una fonte naturale di più benefici:amplia gli orizzonti,stimola la fantasia e lacreativitàgrazie a storie, personaggi e racconti inventati o reali, che sono capaci di proiettarci in una realtà diversa dalla nostra e di farci evadere dalla quotidianità in maniera sempre diversa, nutrendo allo stesso tempo la nostra mente. È proprio la mente che, grazie alla lettura, ottiene benefici importanti: come per esempio evitare lo stress, ampliare la propria conoscenza, nutrire l’immaginazioneemigliorare la concentrazione(soprattutto se si legge molto e fin dalla tenera età). Per festeggiare al meglio ilRead a book Day, non c’è niente di meglio cheriscoprire opere di autoriche abbiamo amato o conoscere nuovi libri di autori che non abbiamo ancora avuto il piacere di leggere. Lettura in Italia: i dati L’Italia ormai da tempo non è un Paese di grandi lettori, ma questo non è (come si potrebbe pensare) un fenomeno tipico solo degli ultimi anni, causato dall’avvento della tecnologia e dei social. Già negli anni ‘50, la poca propensione alla lettura veniva motivata con ilcosto dei libri.All’epoca, in Italia si registrava un numero molto basso di persone che frequentavano le biblioteche pubbliche, a differenza di altri Paesi europei. Oggi le cose non sono molto diverse.Secondo Istat,nel 2022solo il 39,3% di persone di 6 anni e più hanno letto nell’anno almeno 1 libroper motivi non strettamente scolastici o professionali. I dati evidenziano anche una differenza di genere infavore delle donne: la percentuale delle lettrici è del 44% (-1,7% rispetto al 2021), quella dei lettori del 34,3% (-1,6%). Esiste poi un profilo “debole del lettore”: il 17,4% rientra in questa categoria, avendo letto al massimo 3 libri nei 12 mesi precedenti l’intervista; il 15,4% (pari al 39,3%) è considerato “medio”, avendo letto da 4 a 11 libri nell’ultimo anno. Infine, soltanto il 6,4% (16,3%) ha letto almeno 12 libri e può essere considerato “forte”.
«A nome dello Stato danese, a nome del Governo: mi dispiace». Con queste parole…
A poco più di un mese dagliStati Generali della Natalità, lasituazione demografica italiananon sembra…
Dall’Accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”. È questo il tema scelto quest’anno per la Giornata…
Una donna muore ogni due minuti per complicanzelegate al parto e alla gravidanza. Lo…
Dall’11 novembre al 7 maggio 2023,Palazzo Albergati a Bolognaospita la mostraJago, Banksy, TvBoy e…
La semplice diversificazione delle importazioni dicombustibili fossiliper liberarsi dalla dipendenza russa - che garantisce…