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Virus respiratorio sinciziale: ora un vaccino protegge i più piccoli

 

Mentre in questi giorni si parla di una nuovacampagna vaccinaleanti Covid-19, è uscita da poco un’importante notizia sempre inerente allevaccinazionima che riguarda soprattutto lasalute delle bambine e dei bambini. LaFood and Drug Administration(Fda) degli Stati Uniti e la Commissione europea hanno infatti approvato ilvaccinoper ilvirus respiratorio sinciziale(Rsv). DenominatoAbrysvooRespiratory Syncytial Virus Vaccineesviluppato da Pfizer, vienesomministrato alle donne in gravidanzatramite iniezione nel muscolo. Lostudioche ha portato all’approvazione è stato finanziato dall’industria farmaceutica statunitense e pubblicato sulNew England Journal of Medicinenel mese di aprile. L’obiettivo delvaccinoconsiste nelproteggere il più possibile neonati e bambini dall’insorgere di serie infezioni respiratorieche rientrano tra le principali cause di sovraffollamento negli ospedali pediatrici di tutto il mondo. L’Organizzazione Mondiale dellaSanità stima cheannualmentesi verificano circa 64.000.00 infezioni delle basse vie respiratoriecausate da Rsv nei bambini di età inferiore ai 5 anni e di 160.000 decessi. L’Istituto Superiore di Sanitàprecisa che, sempre secondo l’Oms, queste condizioni di salute precaria si manifestano alcune volte inmisura maggiore nei Paesi in via di sviluppo, dove la presenza delle infezioni batteriche è quasi all’ordine del giorno rispetto ad altre zone più industrializzate e provoca un innalzamento del tasso di mortalità infantile per complicanze respiratorie. Al riguardoSave The Children Italiaaveva denunciato nel 2021 cheinAfricaquasi2.000 bambinimuoiono ogni giorno per polmonite. Sebbene la sintomatologia sia spesso simile a un’influenza con forti raffreddori,il virus respiratorio sincizialepuò anche portare a sviluppare gravi malattiecome la polmonite e la bronchiolite. Sono particolarmentepredispostiad attrarre l’agente patogenoi neonati fino a 6 mesi di etàperché dispongono di vie aeree con un diametro inferiore rispetto agli adulti,e i bambini affetti già da asma e altri stati patologici. In Italia, secondo lericerchepubblicate daPacini Editore Medicina,più del 60% dei bambini viene contagiato nel primo anno di vita e quasi il 100% con il compimento dei due anni, rischiando sepsi acuteper cui risulta necessaria almeno la pre ospedalizzazione. I picchi di ricoveri si sono evidenziati in particolar modo a partire dal 2019 e questo sembra indicare una strettacorrelazione con la pandemia. I bambini che hanno contratto il Coronavirus in forma anche lieve o asintomatica potrebbero infatti aver subito un abbassamento delle difese immunitarie ed essere quindi più esposti al rischio Rsv. Il vaccino Abrysvo è in grado di garantire una protezione indiretta poichégli anticorpi vengono diffusi ai neonati nel corso della gestazione. Si verifica, pertanto, una prima e unica immunizzazione materna che fa già da scudo temporaneo al proprio feto fornendogli gli anticorpi. La Fda ha dichiarato che possono insorgere alcuni effetti collaterali lievi tra i quali, i più comuni, sono cefalalgia, dolore muscolare e nausea. Consiglia, inoltre, di distribuire il prodotto vaccinale tra le settimane 32 e 36 di maternità al fine di evitare un eventuale parto prematuro. Annaliesa Anderson, senior Vicepresident e Chief Scientific Officer, Vaccine Research and DevelopmentdiPfizerafferma che questa scoperta «rappresenta una pietra miliare per la comunità scientifica e per la salute pubblica». Verso la metà di maggio 2023 sono anche stati resi noti daSanofieAstraZenecagli esiti di una nuovaricercasecondo la qualel’anticorpo Beyfortus (nirsevimab) ha ridotto dell’83% le degenze di neonati colpiti da infermità respiratorie connesse al virus Rsv. Si tratta di un’ulteriore metodologia momentanea che ha una durata di 5 mesi e agisce direttamente su quella porzione di infanti maggiormente fragili. Anche se questo virus è associato quasi sempre ai bambini, è importante evidenziare che queste disfunzionipossono insorgere anche negli individui dai 60 anni in poi. Riguardo a ciò,Gskhariportatol’efficacia di due dose di vaccino per il 67,1% in pazienti particolarmente vulnerabili. Non è ancora molto chiaro se Abrysvo sarà disponibile in tempo per salvaguardare le bambine e i bambini che nasceranno durante il prossimo picco di infezione da virus respiratorio sinciziale, che spesso coincide con l’insorgere della stagione autunnale e l’abbassamento delle temperature tipiche dell’inverno. Le aspettative rimangono alte insieme alla fiducia di medici e scienziati.

Redazione

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