L’Africaè in cerca di una voce univoca sulclima, di unione fra Paesi per affrontare la difficile battaglia alsurriscaldamento globale. Da oggi fino 6 settembre, in Kenya si terrà ilprimo summitclimatico africano,in cui i vari Stati del continente discuterannoriguardo laposizione negoziale da portare alla prossimaCop28. Al centro ci sarà la richiesta di finanziamenti per iloss and damage,le perdite e i danni per cui i Paesi meno responsabili del cambiamento climatico (ma più vulnerabili) chiedono un risarcimento ai grandi stati inquinatori. L’Africaè, infatti, responsabile soltanto del 4% delle emissioni climalterantia livello globale; eppure, tra alluvioni, siccità, eventi estremipaga un prezzo altissimotra fame, morti e case distrutte. Per questo il vertice, che si terrà aNairobi,è considerato molto importante dai diversi Paesi i cui delegati saranno a Dubai a novembre per Cop28, la Conferenza delle parti sul clima. Dal summit ci si attende laDichiarazione di Nairobi, un documento chedelineerà la posizione dell’Africa sulle necessità e le emergenze legate alla crisi climatica,che possa anche mettere in evidenza la capacità del continente, con le sue foreste e la sua natura, di diventare un simbolo per l’assorbimento di carbonio, per la rinascita dellabiodiversitàe per il potenziale sviluppo nei campi delle energie rinnovabili e della ricerca di minerali. Sempre dal summit ci si aspetta l’annuncio di diversi finanziamenti milionari,sia di natura pubblica che privata, perrilanciare la transizione verde in Africa,con focus su solare ed eolico ma anche sull’agricoltura sostenibile. Fra gli aspetti divisivi del vertice c’è, però, laquestione dell’Acmi,soluzione legata ai crediti di carbonio che consentirebbero ai Paesi inquinatori di compensare le proprie emissioni finanziando attività verdi entro il 2030. Su questo passaggio, infatti,c’è unoscontro in corso tra Governi e attivistiche vedono i crediti solo come scusa, per i Paesi abbienti, dicontinuare a bruciare combustibilifossili. Inoltre, sempre dall’incontro di Nairobi, si attende una fortepressione da parte dei Paesi africani sugli Stati più ricchiche dovrebbero sostenere e finanziare chi paga maggiormente per altri il conto salato della crisi climatica. All’Africa Climate Summit,che è organizzato dal Kenya e dalla Commissione dell’Unione Africana (Auc), sarà presente il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, e oltre 20 capi di Stato insieme a migliaia di delegati che dovranno produrre, a circa 3 mesi dalla Cop28, laDichiarazione di Nairobiattraverso “un’unica voce dell’Africa”per il clima.
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