Per chi va invacanzail piacere di vedere finalmente premiata la fatica di un anno di lavoro non ha prezzo, ma allo stesso tempoquando la partenza arriva ci sono molti dettagli da controllare. Oltre a stabilire come lasciare la casa e dove sistemare i propri animali domestici, uno dei dettagli più complicati è quello dellagestione delle pianteda appartamento, terrazzo o giardino. Da qualche anno però fortunatamente esiste una soluzione: affidarsi alplant-sitter. Chi è il plant-sitter Meta decisa, valigia fatta, sembra tutto pronto ma in realtà c’è tanto altro a cui pensare prima di partire. Tocca capirecome sistemare il nostroverdecasalingoche con impegno abbiamo curato tutto l’anno. Non sempre si può contare su un parente disponibile o una vicina fidata per innaffiare le nostrepiantee per colmare questo bisogno è nata una figura professionale ad hoc, ilplant-sitter, un esperto che si prenderà cura di fiori e piante in assenza dei proprietari. Questa figura è già molto sviluppata all’estero e ora trova spazio anche in Italia. Con questo termine si indica un professionista del settore che dopo studi e competenze acquisite e con una forte passione per il tema green, èin grado di curare correttamente e mantenere rigogliosa la vegetazionelasciata a casa nel periodo divacanza.Il compito del plant-sitter non è semplicemente quello di irrigarele piante del terrazzo, del giardino o da interni, ma anche di occuparsi del rinvaso o della potatura, a seconda del periodo dell’anno. Il plant sitter concima, svuota i sottovasi, rimuove i fiori secchi e accorre a controllare se le piante hanno subito danni dopo le sempre più frequenti intemperie atmosferiche. Questa figura insomma si occupa di tutto ciò che concerne il benessere delle piante in generale,proponendo anche servizi fatti su misuraa seconda del tipo di pianta o delle esigenze del proprietario. Le modalità di lavoro sono molte, ci si può accordare affinché il plant-sitter abbia accesso alla casa, monitorando lo stato di salute del verde, oppure chiedere la pensione casalinga direttamente sul terrazzo, giardino o nell’appartamento del professionista. Quali sono i plat-sitter in Italia e dove trovarli Molte città italiani si stanno attrezzando per avere figure professionali di questo tipo. Per trovare un plant-sitter affidabileci si può rivolgere ai vivai della propria città, oppure fare una ricerca sul web o sui social network, in particolare nei gruppi Facebook. Molti di loro non lo fanno come prima occupazione ma si dedicano con piacere a questa attività extra nei mesi estivi o invernali. Gli esempi sono ormai molti, aTorinola prima ad aprire questa attività nel 2014 è stataValentina Paracchi, ex marketing manager, con un diploma da giardiniera professionista seguito da un master in Green Design, progetta anche l’arredo floreale di balconi e terrazzi. ABolognal’agronomoEnrico Rossisi propone come plant-sitter con consulenze specifiche sul mantenimento di ogni tipo di pianta. Cambio di vita anche perElisa Filipponi, che da grafica ha aperto a Roma l’anno scorso Clorofillab e per una scelta ecologica lavora solo nel suo quartiere, Montesacro spostandosi in bici o a piedi. IBotamicisono gli ultimi nati nella famiglia dei plant-sitter, un gruppetto di neo-diplomati di un master di Marketing e comunicazione digitale della 24ore business school, accomunati dall’hobby per la botanica. Questi ragazzi hanno deciso di occuparsi di piante dopo diverse ricerche di mercato e aver contattato fiorai e giardinieri, riscontrando che pochi di loro si occupano delle piante anche durante le vacanze. Solo aMilano, dove non potevano mancare i plant-sitter, operano una ventina di professionisti, che non mancano anche in città comeBologna, Firenze, Roma e Livorno, per un costo del servizio che può dipendere dai vari tipi di richiesta ma che solitamente si aggira intorno ai 15 euro l’ora.
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