Mentre scrivo, questi sono gli ultimi dati: il film diBarbie, nel primo week-end, ha incassato155 milioni di dollari sul mercato statunitense e 182 nel resto del mondo, oltrepassando le più rosee (è il caso di dirlo) previsioni. Si tratta dell’opening week-endmigliore del 2023e in assoluto il migliore debutto di una registadonna. Aneddoto divertente: le previsioni diWarner Brospuntavano su un incasso nel primo week-end pari a 75 milioni di dollari (e siamo a circa 5 volte tanto!!). È sufficiente già questo per farne unfilm femminista? Forse no, ma in una prospettiva economica direi anche che non è questo il focus. Siamoeconomiste, parliamo di efficienza. Eparliamo del denaroche questa pellicola è in grado di mobilitare partendo, come sempre, dai dati. Quindi, in sintesi,il film ha prodotto incassi per 337 milioni di dollari in un solo fine settimana. Saranno felicissimi allaWarner Bros,dopo aver sostenutocosti di produzione per un ammontare di circa 145 milioni di dollari. Soldi spesi non solo per il cast d’eccezione, Margot Robbie e Ryan Gosling in primis, ma anche per ricostruire il mondo rosa di Barbie (curiosità: pare che la produzione abbia usato talmente tanta vernice rosa da causarne una carenza sui mercati internazionali!). PerWarner Brosè sicuramente un’operazione riuscita. Ma pare si possano anticipare ottimi risultati anche perMattel. Quanto ci guadagnaMattel? Anche qui, parliamo di dati, a partire dalle uscite: pare chela divisione di Barbie dellaMattelquest’anno abbia speso circa 100 milioni di dollari in attività di marketing,secondoMedia Radar.Ma anche in questo caso, i risultati iniziano già a vedersi: sui mercati azionari,Goldman Sachsha innalzato ilprezzo target a 24 dollari, con un potenziale incremento del 13%. In molti, attribuiscono il merito di questa visione al nuovo Ceo diMattel, Ynon Kreiz, entrato in carica nel 2018, dopo che nel 2017 la compagnia aveva registrato una perdita di 339 milioni di dollari. InMattelci si aspetta che il film di Barbierilanci la vendita di bambole in tutto il mondo. Vendita, ricordiamolo, in lento declino, dopo la crescita record registrata durante il periodo della pandemia. Ma non è solo dalla vendita di bambole Barbie cheMattelsi aspetta di veder incrementare i propri profitti. La compagnia ha infatti strettopartnership con oltre 100 brand,tra cui colossi qualiH&M, Primark, Gap, SupergaeCrocs. L’ha fatto ancheZara, con una collezione speciale composta da 17 pezzi per i bambini e 85 per le donne (e anche qualche articolo ispirato al Ken di Ryan Gosling), alcuni dei quali sono andati insold out dopo poche ore. Pink hype L’hype creato negli scorsi mesi sta funzionando. Un esempio su tutti:le ricerche del termine Barbie sono aumentate del 271%nei 2 mesi appena passati sul sito difashion Lyst. EMattelsta accumulando il denaro derivante dallefeeconcesse per la licenza sull’utilizzo del logo e delle immagini legate a Barbie, per ciascuno dei singoli prodotti venduti (feeche si stima varino dal 10% al 20% del prezzo di vendita del bene). Con un effetto spillover,Euromonitor Internationalprevede che il film contribuirà a farincrementare il valore dell’industria delle bambole di circa 14 miliardi di dollari entro il 2027.E c’è anche da dire cheMattelnon è la sola ad aver sviluppato questa strategia:Hasbro, dopo il successo diDungeons and Dragons,ha in programma nuovi film suGI Joe, Monopoli, Action Man, FurbyeCluedo. Ma insomma, è femminista o no? Iniziamo col dire cheBarbie The Movieha contribuito acontrastare il gender pay gap, perché i 2 protagonisti hanno ricevuto lostesso compenso(per i più curiosi dell’ammontare di 12,5 milioni ciascuno). Ti sembrano tanti? In realtà, impallidiscono di fronte ai 50 milioni che un Tom Cruise ormaiâgéeha voluto per interpretare il suo ruolo inTop Gun-Maverick. Potrà sembrarti marginale, ma non è una banalità, se si pensa che,tra i 20 attori più pagati di Hollywood nel 2022, Margot Robbie si posiziona 17°. Ed è la prima donnadella classifica. E aggiungo una nota personale:Robbie è una signora che parla di soldi.L’idea del film, allaWarner Bros, l’ha venduta lei. E li ha convinti parlando di previsioni di incasso. Ok, forse esagerando, con un ammontare di 1 miliardo di euro, ma si sa: alle trattative si va così. Insomma, a me è piaciuto. Ed è ben più di un film.
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