Il 2022 è stato un anno disastroso per lecoste italiane:sono state contestate più di13.229 infrazioni.Una pressione illegale ai danni dei nostri mari che ha assediato, giorno per giorno, le preziose località marittime di tutto il Paese: ben1,8 violazioni per ogni chilometro di costa. Che aumentano di anno in anno. Scarichi di sostanze in mare, cattiva depurazione e gestione di rifiuti, abusivismo edilizio, distruzione dellabiodiversitàe del patrimonio ittico sono solo alcune delle violazioni registrate nell’anno appena trascorso, con numeri più alti rispetto al 2021. Sono i dati diffusi daLegambientein un’anteprima del dossierMare Monstrum, che registra tutte le illegalità connesse all’inquinamento del mare. Solamente gli illeciti amministrativi registrati nel 2022 sono 8.499 (il 24% in più); le sanzioni sono invece 8.935 (quasi il 50% in più). Gli unici dati in calo riguardano ilnumero delle persone denunciate o arrestate,circa 4.844 (il43,6% in meno) e deisequestri, circa 1.623 (il51,7% in meno). All’interno del dossier è possibile anche risalire ai dati per singole Regioni:primeggia, in negativo, laCampania,che si conferma infatti la prima area in classifica perreati legati al mare(1.245) e da sola rappresenta il 26,3% del totale nazionale. Le persone denunciate e arrestate nella regione sono state 989, i sequestri 496 e gli illeciti amministrativi 1.273, con un aumento del 45,7% rispetto al 2021. Per quanto riguarda le altre Regioni, al secondo posto per numero di reati c’è laPugliache ne ha contati559, pari all’11,% del totale nazionale. Terza posizione per ilLaziocon539 reatie quarta laCalabria, 344.Seguono la Sicilia, che con 336 reati scende di 2 posizioni rispetto al 2021, e l’Emilia Romagna, che conta 271 reati. E intantoLegambienteavanza5 proposte per procedere verso la totale depurazione delle acque reflue,cercando così di fornire indicazioni per gestire al meglio il deflusso delle acque nelle nostre coste: 1. rilanciare, a livello nazionale e locale, lacostruzione e la messa in regola dei sistemi fognari e di depurazione; 2. rafforzare icontrollidelle Agenzie di regionali di protezione ambientali e delle forze dell’ordine contro gliscarichi illegali; 3.valorizzare le acque reflue depurate; 4. regolamentare lo scarico in mare deirifiuti liquidi; 5. promuovere politiche attive per unamigliore tutela delmare. A breve, alla luce del dossier appena anticipato, salperanno laGoletta Verdee laGoletta dei Laghi 2023:2 campagne storiche diLegambienteche puntano amonitorare la qualità delle acque italiane,per una migliore difesa dei beni comuni e una migliore vivibilità del territorio.
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