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Meta lancia l’AI che pensa come gli esseri umani

 

Si allargano ancora una volta le frontiere dell’intelligenza artificiale: a Parigi è stato presentato un modelloAIinnovativo che si avvicina sempre più all’intelligenza umana. E questa volta a presentarlo è statoYann LeCun,vicepresidente e responsabile dell’intelligenza artificiale diMeta. Il guru della tecnologia, che guida un team di specialisti e ha già vinto ilTuring Award(come un “Nobel” per la tecnologia) per il lavoro svolto sulle reti neurali nel 2018, vuole portare adesso la celebre azienda californiana aprimeggiare nel mondo dell’intelligenza artificiale. Superando le limitazioni imposte dai competitor mondiali. La nuova architettura è denominataI-JEPA(Image Joint Embedding Predictive Architecture). È una tecnologia che si basa principalmente sullacostruzione delle parti mancanti delleimmagini,cercando di sfruttare un approccio molto simile a quello utilizzato dagli esseri umani quando cercano di prevedere il contenuto mancante di una foto: anziché guardare solo i pixel vicini ai pezzi vuoti,si osserva l’intero contesto,lo sfondo, ottenendo così una riproduzione perfetta del pezzo mancante. In questo modo potranno essere evitati tutti quegli errori che siamo stati abituati a osservare nelle AI più recenti, come dita mal riprodotte o in eccesso, volti disumani e strutture “sdoppiate”. L’idea alla base del modello èprevedere tutte le informazioni mancantiin una rappresentazione astratta. Un approccio che può essere utilizzato anche per far provare all’intelligenza artificiale emozioni simili a quelle umane, che derivano da una previsione relativa al fatto che sta per accadere qualcosa, che sia bella o brutta. Il codice sorgente del nuovo sistema saràopen-source. Questo significa che tutti gli utenti o sviluppatori interessati al progetto potrannocontribuire a migliorarloo utilizzarlo come meglio credono. L’obiettivo è quello di estende l’architetturaI-JEPAanche ad altri ambiti, come ivideoe i sistemi direaltà aumentata. “Sarebbe particolarmente interessante utilizzare il modelloJEPAper apprendere modelli del mondo più generali  – si legge in unanotarilasciata da Meta  – a esempio consentendo di fare previsioni spaziali e temporali su eventi futuri in un video”. A proposito delle preoccupazioni riguardo imodelli d’intelligenza artificiale sempre più avanzatie simili all’essere umano, di cui tanto si discute, interviene il professor Yann LeCun che afferma, nell’intervistarilasciata allaBbc,che questi timori sono «assurdamente ridicoli». Il responsabile AI di Meta non è d’accordo con la maggioranza dei colleghi di altre aziende che da tempo affermano il contrario, e crede che l’intelligenza artificialenon riuscirà mai a conquistare il mondo o a rubare il lavoro alle persone.

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