Durante l’ultima edizione del Festival dell’economia di Trento erano stato annunciate in anteprima le statistiche diIl Sole 24 Oreriguardo il livello di qualità della vita in Italia secondo tre fasce d’età fondamentali: bambini da 0 a 10 anni, giovani tra i 18 e i 35 e over 65. Si tratta di classifiche molto importanti per il controllo della fragilità della crisi demografica che il Paese sta affrontando. Per ognuna delle fasce d’età prese in considerazione sono state individuate tre cittàche si sono recentemente distinte nel campo delleiniziative economiche, politiche e sociali, valutati secondo 12 indicatori statistici forniti da fonti certificate che misurano servizi, opportunità e condizioni di vita. Sienaè risultata prima in classifica di questo semestre per la qualità di vita deibambini da 0 a 10 anni di età. Ad alimentare il punteggio sicuramente il parametro che riguarda il livello di pediatri. Ogni mille residenti il livello di professionisti attivi è tale da avere un valore di 3,7 punti. A detenere la prima posizione in ambito degliover 65, soprattutto a causa di alcuni dati che fanno ben sperare per la dignità della loro esistenza, èTrento. È stata premiata inoltre per il livellodell’assistenza domiciliarepresente nella provincia e per iltrasporto anziani e disabili, cioè per la spesa che, secondo il centro studi Tagliacarne, gli enti pubblici concedono per ogni abitante di 65 anni e più. Trento conquista il podio anche in altri due ambiti: è terza nazionale per il numero di unità minime farmacologiche pro capite vendute per malattie come l’ipertensione, il diabete, l’asma-Bpco secondo i dati dell’Iqvia. Bisogna dedicare dell’attenzione all’area riservata ai giovani (under 35). Le tre province sul podio per qualità della vita in Italia sono rispettivamenteRavenna, Forlì-Cesena e Ferrara. Sono tutte e tre delle città romagnole, i cui giovani stanno attualmente cercando di rimediare ai danni delle alluvioni avvenute nelle scorse settimane. Ravenna è seconda in Italia per numero di residenti giovani, e raggiunge il primo gradino del podio per i concerti. A risentire della situazione di attuale criticità per la qualità della vita sono, senza troppe sorprese, molte delle province meridionali, con rare eccezioni:le ultime 20 posizioni dei tre indici sono infatti popolate da territori del Mezzogiorno, se non per cinque province toscane tra le ultime per qualità della vita degli anziani, penalizzate sicuramente dalla bassa spesa per l’assistenza domiciliare e l’alto livello del consumo di antidepressivi; a sconvolgere la classifica è Roma, quart’ultima nell’indice dei giovani. Le grandi città sono in effetti la sorpresa della statistica stilata dal giornale nei confronti degli under 35. Stupiscono per la performance negativa in particolare di Napoli, Palermo, Bari, Torino e Milano, che si trova al settantanovesimo posto. Ad alimentare i problemi di qualità della vita dei residenti nelle metropoli ilcaro affittiper cui recentemente alcune università italiane tra cuiLa Sapienza di Romae ilPolitecnico di Milanohanno attivato una manifestazione molto sonora.
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