I piani di mitigazione promessi per affrontare il cambiamento climatico si stanno rivelando insufficienti rispetto alle quantità di emissioni globali che vengono continuamente rilasciate nell’atmosfera. Il nuovo paper scientifico intitolatoIndicators of Global Climate Change 2022,pubblicato suEarth System Science Data,ha rivelato infatti che ilbudget di carbonio planetario(la quantità rimanente di emissioni che possiamo emettere per rispettare il limite di 1,5 gradi avendo almeno il 50% di probabilità)si è dimezzato in appena 3 anni. Secondo le stime dello studio scientificoil totale a disposizione è calato ad appena 250 miliardi di tonnellate di CO2, rispetto alle 500 gigatonnellate che erano state stimate dall’Ipcc nel 2020. Una diminuzione drammatica che potrebbe proseguire senza alcun freno con il livello di emissioni attuali di gas alteranti, portando il pianeta a superare il famoso limite entro pochi anni, probabilmente entro il 2028. I nuovi dati hanno portato gli autori della ricerca a lanciare l’ennesimo allarme sul peggioramento delle condizioni planetarie: «Questo è il decennio critico per il cambiamento climatico. Le decisioni prese ora avranno un impatto su quanto aumenteranno le temperature e sul grado e sulla gravità degli impatti che vedremo di conseguenza», haammonitoil professore Piers Forster, autore principale dell’analisi e direttore delPriestley Center for Climate FuturesdellaUniversity of Leeds. La soglia di 1,5 gradi di aumento delle temperature globali è sempre più vicina e sempre più difficile da rispettare, tanto che lo scienziato Rob Jackson, professore di scienze del sistema terrestre allaStanford Universityhaaffermatoche «è possibile, forse probabile, che abbiamo già esaurito gran parte del rimanente budget di carbonio di 1,5 gradi.La Terra oggi è più calda rispetto a 5 anni fae stiamo accelerando verso gli 1,5 gradi senza alcun accenno di diminuzione delle emissioni di gas serra». Emergono ulteriori preoccupazioni per l’obiettivo di contenimento entro i 2 gradi, sancito dall’Accordo di Parigi nel 2015. Con i nuovi dati, il budget di carbonio rimanente scende a 1.150 miliardi di tonnellate di CO2 per avere il 50% di possibilità di rispettarlo. Cosa ormai non certa, senza un radicale cambiamento dei trend attuali che ci porterebbero a superare la fatidica soglia nel giro di 21 anni. Il team di ricerca ha fattonotareche qualche leggero segnale di miglioramento esiste, anche se ancora troppo debole: «Attualmente, i tassi di riscaldamento a lungo termine hanno raggiunto livelli senza precedenti, guidati principalmente dalle emissioni di gas serra più alte mai registrate. Tuttavia, ci sono indicazioni che il tasso di crescita delle emissioni di gas serra abbia iniziato a rallentare. In risposta al cambiamento climatico è imperativo rimanere adattabili e reattivi. Dobbiamo rivedere le politiche e gli approcci sulla base delle prove più recenti riguardanti lo stato del sistema climatico. Il tempo non è più a nostro favore e l’accesso alle informazioni attuali è della massima importanza». Le ultime rilevazioni evidenziano che l’aumento delle temperature terrestriha raggiunto una media di + 1,26 gradi nel 2022, mentre nel periodo 2013-2022 il riscaldamento è aumentato di 0,2 gradi.
Versare i contributi? Sembra ormai essere acqua passata, adesso l'INPS te li regala come un…
«A nome dello Stato danese, a nome del Governo: mi dispiace». Con queste parole…
A poco più di un mese dagliStati Generali della Natalità, lasituazione demografica italiananon sembra…
Dall’Accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”. È questo il tema scelto quest’anno per la Giornata…
Una donna muore ogni due minuti per complicanzelegate al parto e alla gravidanza. Lo…
Dall’11 novembre al 7 maggio 2023,Palazzo Albergati a Bolognaospita la mostraJago, Banksy, TvBoy e…