Per le grandibanche,imprese del settore techemultinazionalinon è decisamente un buon momento:incertezza finanziariae riduzioni significative degli investimenti hanno colpito le enormi aziende. Come accade per ognicrisi economica, a patire le vere conseguenze sulla propria pelle è ilmondo del lavoro: non bastano riduzioni di capitale sociale e ricorso a sovraindebitamento per salvare i titoli sui mercati, spesso sospesi per eccessivo ribasso.Bisognalicenziare, tagliare le posizioni ormai superflue. «Semplificheremo la nostra organizzazione,eliminando la complessità per recuperare la nostra competitività». A parlare è la nuova amministratrice delegata diVodafone GroupMargherita Della Valle, manager italiana con una carriera incentrata principalmente nel settore delle telecomunicazioni. Su un organico di oltre 100.000 persone sparso per il mondo,11.000 perderanno il proprio posto di lavoronell’arco di 3 anni.Le motivazioni contenute nelpiano di semplificazioneproposto dalla Amministratrice delegata sarebbero legate principalmente a una prestazione aziendale deludente: uncalo dell’1,3% degli utilidell’intero anno, sceso a 14,7 miliardi di sterline, dovuto ai «maggiori costi e sottoperformance commerciale in Germania», che fa il paio con il calo di Italia, Spagna e gran parte dell’Europa, controbilanciato da un timido aumento deiricavi provenienti dall’Africa. Ben al di sotto di quanto preventivato dai vertici del gruppo inglese, che per la fine del 2023 si starebbe già preparando a ulteriori «performance in rallentamento». Per superare le sfide del futuro e riequilibrare il delicato rapporto tra investimenti e rendimenti, oltre a una continua revisione dei prezzi e l’adozione di nuove strategie commerciali in Europa, il piano prevede un taglio del personale che coinvolgeprincipalmente la sede centrale nella contea di Berkshire(Regno Unito) fino a estendersi in tutti gli altri mercati locali. Il risparmio ottenuto, che si aggirerebbe intorno a 1miliardo di sterline,verrà poi riallocato «per fornire il servizio di qualità che i nostri clienti si aspettano». Decisioni simili erano già state prese daVodafone Italiain aprile, avviando una procedura di licenziamento collettivo per un totale di1.003 addettisu quasi 6.000 lavoratori complessivi. Una scelta profondamente contestata daisindacatidi categoria,secondo cui il taglionon conseguirebbe a un esubero di posti di lavoro ma sarebbe «una risposta aziendale alla contrazione dei ricavi», mentre nel frattempo chiedono al Gruppo di attuare necessariinterventi strutturali e sistemiciaccompagnati da «misure straordinarie del Governo».
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