«La mia più grande paura è che noi, intesi come l’industria tecnologica, possiamocausare al mondo danni significativi». A dichiararlo, con voce tremula e quasi robotica, èSam Altman, Ceo della società di San FranciscoOpen AI, che il 16 maggio èintervenutoin un’audizionedavanti alla commissione giudiziaria del Senato degli Stati Uniti in merito airischi dell’intelligenza artificiale. «Penso chese questa tecnologia va storta, può andare molto storta– ha aggiunto – e vogliamo essere espliciti al riguardo.Vogliamo lavorare con il Governo per evitare che ciò accada. Ma cerchiamo di essere molto lucidi su quali siano i casi negativi e il lavoro che dobbiamo fare per mitigarli». Il settore, come noto, preoccupa da tempo i legislatori a livello globale. Inclusal’Europa, che la settimana scorsa haapprovatoun progetto di mandato negoziale per “garantire uno sviluppo umano-centrico ed eticodell’intelligenza artificiale”. All’inizio del mese Altman è statoconvocatoalla Casa Bianca insieme agli a diGoogle,MicrosofteAnthropicper discutere deirischi «attuali e potenziali– così Joe Biden – per la sicurezza, i diritti umani e civili, la privacy, il lavoro e i valori democratici». «Il settore privato ha laresponsabilità etica, morale e legaledi garantire la sicurezza e la protezione dei propri prodotti», ha ammonito la vicepresidenteKamala Harrisa margine dell’incontro. In quell’occasione la Casa Bianca ha inoltreannunciatouna serie di misure a tutela del mercato e dei cittadini, incluso un investimento da parte dellaNational Science Foundationstatunitense del valore di140 milionidi dollari da destinare all’istituzione di 7 nuovi centri nazionali di ricerca per l’intelligenza artificiale. Nella sua testimonianza davanti al Congresso, Altman ha auspicato la creazione di unanuova agenzia governativao su scala più ampia che conceda i sistemi di intelligenza artificiale in licenza e abbia il potere di «togliere quella licenza e garantire il rispetto degli standard di sicurezza». In un discorso tenuto ad aprile allaStanford University, in California, il ricercatore diOpenAICullen O’Keefe hasuggeritodi chiamarlaOasis-Office for AI Safety and Infrastructure Security. La proposta potrebbe tuttavia incontrare lacontrarietà dei repubblicani. «Avendo visto come lavorano le agenzie in questo Governo, di solito vengono catturate dagli interessi che dovrebbero regolamentare»,sostieneil senatore del Missouri Josh Hawley. L’intervento di Altman è stato generalmente apprezzato dal Congresso, e il senatore democratico del Connecticut RichardBlumenthalsi è spinto adaffermareche tra lui e altri Amministratori delegati c’è una differenza «come dal giorno alla notte». Il padre diChatGptha inoltre espresso preoccupazione per l’impatto dell’IA sulladisinformazionein vista delle elezioni presidenziali statunitensi del 2024. «Questo non è un social. Questo è diverso. Quindi la risposta di cui abbiamo bisogno è diversa», ha commentato. «Con l’avanzare di questa tecnologia – ha concluso Altman – comprendiamo che lepersone sono ansiosedi come potrebbe cambiare il modo in cui viviamo. Lo siamo anche noi».
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