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Chi è Linda Yaccarino, la nuova Ceo di Twitter

 

Il 21 dicembre, due giorni dopo l’esito del plebiscito col quale il 57,5% dei votanti si eraespressoa favore del suoallontanamentodaTwitter,Elon Muskavevadichiaratoche si sarebbe dimesso dall’azienda appena avesse trovato «qualcuno abbastanza sciocco da accettare il lavoro». L’attesa è terminata la settimana scorsa, quando il patron di Tesla haannunciatoche avrebbe assunto il ruolo dipresidente esecutivoe direttore tecnico (Cto) del social network per lasciare la sedia diAmministratrice delegataaLinda Yaccarino. Nata nel 1963 a New York da quelli che haricordatocome «tradizionali genitori italiani vecchio stile», Bob Yaccarino e Isabella Bartolone, Linda Yaccarino si è laureata in telecomunicazioni nel 1985 allaPennsylvania State University. È sposata con Claude Peter Madrazo, anche lui di origini italiane. La sua carriera è iniziata comestagista allaNBCUniversal. Ha lavorato per circa 20 anni nella media company statunitenseTurner Broadcasting Systems(Warner Bros. Discovery), dov’è diventata direttrice operativa delle vendite pubblicitarie, del marketing e delle acquisizioni. Qui si è anche guadagnata il soprannome di “martello di velluto” per quelle che ilWall Street Journalhadefinitole sue “tattiche negoziali a muso duro”. Quindi nel 2011 ètornata allaNBCUniversal, dove ha lavorato come responsabile del settore delle vendite pubblicitarie, stringendo partnership con nuovi media comeTwitter,Apple News,Buzzfeed,SnapchateYouTube. Nel 2020 era statanominataalla presidenza della divisione Global Advertising & Partnerships. Yaccarino, che il 12 maggio si èdimessacon effetto immeditato daNBCUniversal, hadichiaratoin un tweet di essere stata «a lungo ispirata dalla visione» di Elon Muskper «creare un futuro più luminoso», e si è detta «entusiasta di contribuire a portare questa visione suTwittere trasformare questo business insieme». Una volta raccolto il testimone nelle prossime settimane, la sua prima sfida sarà quella di riguadagnare lafiducia degli inserzionisti, che negli ultimi messi hannoabbandonatoil social network in seguito alla cattivareputazionegenerata dai massicilicenziamentie dalle controverse politiche di Elon Musk sullamoderazionedei contenuti. Nel 2021, secondo quantoriportatodalWall Street Journal, gliintroiti pubblicitarihanno rappresentato quasi il 90% delle entrate diTwitter. Durante il primo trimestre di quest’anno, 37 dei primi 100 inserzionisti della piattaforma – valutati prima che Musk la acquisisse a ottobre – hanno azzerato la loro spesa, mentre altri 24 marchi hanno ridotto la loro spesa mensile dell’80% o più.

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