Categories: Diritti

Nel 2023 utilizziamo prodotti mestruali inventati negli anni ‘30

 

Quanti anni hanno gli assorbenti?I primi sono stati sviluppati nel1880, i tamponi e le coppette mestruali, invece, sono arrivati negli anni ‘30, mentre il primo tampone “moderno” progettato daTampaxè stato brevettato nel 1931. Per millenni le donne hannoimprovvisato con stracci o canne, e in alcune zone del mondo quest’abitudine è ancora in uso: in India, per esempio, il 49,6% delle donne di età compresa tra 15 e 24 anni usa i panni, mentre il 15% tovaglioli realizzati a mano, secondola recente indagine nazionalededicata alla salute della famiglia.Tra i prodotti mestruali, però, a distanza di tutto questo tempo,le opzioni sono ancora poche. Perché? Prima di tutto, quelli che abbiamo elencato sono i cosiddetti“prodotti mestruali”, che l’organizzazione no profit italiana indipendenteWeWorlddefinisce cosìnel suo ultimo atlanteWe Careriguardo lasalute riproduttiva: “prodotti fisici interni o esterni utilizzati perassorbire o raccogliere sangue mestrualeed effluenti. I prodotti mestruali possono essere riutilizzabili o monouso e usa e getta”. È preferibile non chiamarli “prodotti igienici” o “sanitari”, perché questo può rafforzare“l’idea negativa che le mestruazioni siano intrinsecamente sporcheo che la vagina debba essere igienizzata” e questo linguaggio non considera “la salute mestruale come una questione sociale più ampia. Emma Cihanowyz, 21 anni, è una studentessa attivista che va in giro per il suo campus, laPenn State University, in Pennsylvania, con una borsa piena di coppette mestruali, assorbenti interni e non, nel caso in cui qualcuno ne avesse bisogno: l’istituto, all’inizio dell’anno,l’ha premiataper aver affrontatolaperiod poverty(povertà mestruale) che si può verificare in presenza di un accesso limitato o inadeguato ai prodotti mestruali o all’educazione alla salute mestruale a causa di vincoli finanziari o stigmi socio-culturali negativi associati alle mestruazioni. Negli Stati Unitisi stimache16,9 milioni di personecon il ciclo mestrualevivano in povertàe a volte siano costrette ascegliere tra cibo e assorbenti. Inoltre, secondo la teoria del”menstrual concealment imperative”(che potremmo tradurre con “occultamento mestruale”),le ragazze crescono con l’idea che il ciclo sia qualcosa di cui vergognarsi, e quando diventano adulte continuano a credere che si tratti di un’esperienza privata e da vivere in sordina. Per questo,scriveilGuardiannella sua lunga analisi dei prodotti mestruali, “la gente prende quello che può ottenere e se ne sta zitta”. È a questo fenomeno che Cihanowyz attribuisce lamancanza di innovazione nel campo dei prodotti mestruali. Dal 2010 ci sono stati alcuni sviluppi: sono nati marchi dibiancheria intima mestruale, capitanati daThinx, scelto da un milione di persone. A gennaio, l’azienda ha patteggiato una causa collettiva con i clienti in merito al suo prodotto presumibilmente “organico, sostenibile e non tossico”. Anche se ha negato qualsiasi illecito in tribunale, l’azienda ha dovuto affrontare accuse secondo cui il prodotto conteneva “sostanze per-e polifluoroalchiliche a catena corta (Pfas)”, note anche come “forever chemicals”. Dopo l’accordo raggiunto, molte persone si sono chieste che cosa avrebbero usato in alternativa. In genere, si attengono a un unico marchio o prodotto per il ciclo, che viene scelto quando arrivano le prime mestruazioni. Secondo Candice Matthews, che investe nel marchioFemi Secretsper la cura delle mestruazioni,la donna media cambierà i prodotti mestruali solo 4 volte al massimo nella sua vita. «Se è così, un marchio l’ha conquistata per 10 anni», ha detto alGuardian. MaThinxnon è l’unico prodotto mestruale che potenzialmente contiene sostanze chimiche tossiche: laFdaclassificai prodotti mestruali come “a rischio basso o medio-alto”, il che significa che non sono soggetti a test approfonditi e i produttori non devono rivelare ogni materiale che utilizzano. Una serie ditest di laboratoriocondotti da gruppi di controllo ha rilevato la presenza di Pfas nel 48% degli assorbenti e dei salvaslip, nel 22% degli assorbenti interni e nel 65% della biancheria intima mestruale. Lo stigma attorno alle mestruazioni ha anche portato le persone anon chiedersi cosa ci fosse dentro i loro prodotti mestruali. «Se convinci i clienti che questo è un argomento “sbagliato” di cui parlare, li disincentivi dal fornire un feedback reale e stabilisci un’aspettativa molto bassa per la qualità dei prodotti – ha spiegato alGuardianNadya Okamoto, 25 anni, fondatrice del marchioAugustper la cura delle mestruazioni – Ecco perchépuoi trovare più informazioni su quali ingredienti ci sono in un cotton fioc piuttosto che in un tampone». Su TikTokOkamoto parla di prodotti mestruali e ciclo senza censure (eccetto quella dell’app),pubblicando video in cui si cambia l’assorbente e mostrando sangue e coaguliai suoi 4 milioni di follower. L’app li contrassegna come“contenuti sensibili”e avverte che “alcune persone potrebbero trovare questo video inquietante”. «Molti dei miei video vengono vietati o rimossi, ma le persone pubblicano video di interventi chirurgici su TikTok e va benissimo – spiega Okamoto – Non mi sorprende, ma è frustrante». Ha sempre voluto affrontare il problema dell’uso della plastica e dei rifiuti in eccesso che derivano dall’uso di prodotti usa e getta: quelli mestruali in plastica generanopiù di 200.000 tonnellatedi rifiuti all’anno. Oltre il 90% dei tamponi contiene plastica derivata dal petrolio, secondo unrapporto dellaLife Cycle Initiative.Secondo laCommissione europea, itamponisono alcuni deirifiuti più comuni che si trovano sulle spiagge.Le persone, però, non vogliono usare “nulla che preveda di toccare il sangue”, hanno detto alcuni a Okamoto. Ma per lavare mutande mestruali e coppetta, che sono più sostenibili, è inevitabile. Anche agli investitori (soprattutto uomini) deve far senso il sangue:in pochi finanziano prodotti per la salute mestruale. Lefemtech, termine nato nel 2016 per descrivere il boom delle startup tecnologiche incentrate sulla salute delle donne, hanno registrato una decrescita significativa già nel 2020.Un nuovo gruppo di startup, però, sta cercando di riguadagnare finanziamenti:Vyld, un marchio con sede a Berlino fondato da Ines Schiller, utilizza alghekelp,completamente biodegradabili, per realizzare i suoi tamponi, o “kelpons”. Gli assorbentiEgal Pads on a Roll, invece, sono confezionati esattamente come un rotolo di carta igienica, il che li rende perfetti per i bagni pubblici. La startup con sede in Massachusetts vende a distributori che hanno contratti con scuole e altri edifici pubblici. Poi c’èEmm, un“dispositivo mestruale intelligente”che consiste in una coppetta in silicone riutilizzabile che si può indossare con un applicatore separato simile a un tampone. Una cordicina consente di estrarla senza dover mettere le dita all’interno del corpo. Quando non è in uso, si può riporre all’interno di un detergente UV che può sterilizzarla in pochi minuti. Una delle co-fondatrici diMarlow, una startup con sede in Canada, voleva creareprodotti mestruali più confortevoli, perché alcune persone provanodolorea inserirli. L’idea è venuta aNadia Ladakdopo che il suo medico le disse di sputare sui tamponi per renderli più facili da inserire: e così ha creato prodotti che possono essereimmersi in lubrificante a base d’acqua. Quel che serve per avere sempre più studi e ricerche sulla salute mestruale e startup simili, ècolmare ildivario di generenella ricerca clinicae spingere per l’innovazione nella salute ginecologica. Solo allora vedremo risultati concreti.

Redazione

Recent Posts

LAVORO: il Ministero apre le sue porte con il concorso più atteso dell’anno | Ancora pochi giorni per iscriversi

Uno dei concorsi più attesi dell'anno è quello per entrare al Ministero, contratti a tempo…

50 minuti ago

BOLLETTA TAGLIATA DEL 40%: in casa ormai ce l’hanno tutti | È corsa all’acquisto dell’apparecchio magico

La stagione autunnale si sta avvicinando ed è il  omento di conoscere il trucco per…

6 ore ago

LIDL fa follie, il vero bonus mobili te lo concede la catena, con meno di € 50 rivoluzioni il tuo ufficio

Questa volta Lidl fa veramente follie e offre la possibilità di rivoluzionare il proprio ufficio…

9 ore ago

BONUS PAUSA PRANZO da € 450, ci vai al ristorante tutti i giorni | Non serve nemmeno la domanda

Si possono ottenere fino a € 450 per quello che è già stato denominato come…

12 ore ago

CONCORSO PUBBLICO 2025: nuove opportunità per una carriera stabile in campo amministrativo

Nuovo concorso pubblico apre interessanti possibilità di carriera in ambito amministrativo, con posti a tempo…

24 ore ago

Giorgia Meloni prepara il regalo di settembre, € 1.000 sul conto corrente entro il 30 settembre | Ti serve solo questa ricevuta

Arriva il regalo di settembre da parte di Giorgia Meloni, € 1.000 subito sul conto…

1 giorno ago