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Chi è Chrystia Freeland, possibile candidata per la segreteria Nato?

 

Già nel 2011 indicava quello di Vladimir Putin come un pericoloso “sultanismo”; in futuro potrebbe guidare l’alleanza militare che da sempre toglie il sonno al Presidente russo. Il nome diChrystia Freelandè tra i più papabili per il ruolo diprossima segretaria della Natoin vista dellasostituzione di Jens Stoltenberg(il suo mandato terminerà quest’anno). Nata nel 1968 a Peace River, nella provincia di Alberta, si laurea instoria e letteratura russaadHarvarde ottiene un master in studi slavi presso ilSt Antony’s Collegedi Oxford. Il suo legame con il mondo dell’Est Europa prosegue nella sua carriera dagiornalista;lavora comecorrispondente freelance in Ucrainae Russiaper ilWashington Post,l’Economiste ilFinancial Times:per ques’ultimo, ricopre altri importanti ruoli, quali caporedattore per il Regno Unito, capo dell’ufficio di Mosca e corrispondente per l’Europa orientale. Ha al suo attivo anche incarichi importanti nella sede canadese diReuters. Si fa notare anche per i suoi libri; 2, in particolare, dicono molto del suo futuro: si tratta diSale of the Century, che racconta il passaggio della Russia dal comunismo al capitalismo, ePlutocratsche parla dell’ascesa delle nuove èlite di politici populisti. Il suo impegno in politica inizia nel 2013quando, candidata nelle file del Partito liberale, è elettamembro del Parlamento per il distretto di Torontoalle elezioni suppletive del novembre 2013. Viene poi rieletta nel2015comemembro del Parlamento per il distretto di University-Rosedale.Il 2015 è anche l’anno che segna l’inizio dei suoi incarichi governativi. Il primo ministro nonché leader del suo partito Justin Trudeau la vuole ministra per il Commercio internazionale; in questo ruolo si fa notare per il suo atteggiamento battagliero per ilrinnovo delNafta, l’accordo di libero commercio tra Canada, Messico e Stati Uniti. Durante i negoziati Freelandtiene testa aTrumpche accusa il Canada di star beneficiando troppo dal patto. Un duello che si rinnoverà anche più avanti. Nel frattempo, l’ormai ex giornalista diventa ancheministra degli Esteri.La sua prima sfida sono letensioni tra Corea del Nord e Stati Uniti;in questa situazione assume un ruolo dimediatrice,invitando i ministri degli esteri impegnati nella soluzione della crisi a una riunione a Vancouver. C’è poi ilcaso di Jamal Khashoggi.Il giornalista dissidente saudita e collaboratore delWashington Postsparisce nell’ambasciata saudita a Istanbul nel 2018. A causa delle sue prese di posizioni contro il governo di Riad, si sospetta fin dall’inizio un coinvolgimento dei vertici sauditi. Sotto la guida di Freeland, il Canada decide diprendere posizionee di imporresanzioni contro 17 cittadini sauditi sospettatidi essere legati all’omicidio. Le sue idee contro il governo autoritario di Mohamed Bin Salman portano l’esecutivo saudita a richiamare il proprio ambasciatore in Canada. Nel2019Freeland diventa ancheVicepremiere continua le sue polemiche con Trump. In occasione del vertice Nato a Washington, parla del disappunto del suo Paese per essere statoetichettato dagliStati Uniticome una potenziale minaccia alla sicurezza nazionale in relazione alla produzione dell’acciaio,mossa che ha portato ai dazi sull’acciaio canadese. A margine dell’incontro, la Ministra sottolinea ironicamente che la sua presenza al vertice dimostra che Ottawa non è una minaccia per gli Stati Uniti. Poi arriva ilCovide un nuovo delicato incarico, quello diMinistra delle Finanze.Il suo ennesimo ruolo governativo le vale il soprannome di “Ministra di tutto”e anche il record diprima donna a ricoprire questa carica inCanada. Con lo scoppio della guerra in Ucraina, Freeland, che da reporter conosce bene Kyiv e Mosca, èin prima linea nello scontro con Putin. Dichiara guerra a tutti gli oligarchi russi sequestrando, a esempio, 26 milioni di dollari al magnate Roman Abramovich. “Gli oligarchi di Putin sono complici dell’invasione illegale e barbarica dell’Ucraina da parte della Russia”,fa saperein un comunicato. Una linea dura che alza sempre di più le sue possibilità di essere chiamata aguidare la Natoin una fase in cui capire la Russia è fondamentale. Se è vero che per combattere il nemico bisogna conoscerlo, Freeland ha le carte in regola.

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