Coloro che sostengonola necessità di unamaggiore sicurezza onlinepossono contare suglisforzi di un gruppo di attiviste. Sono tuttemadrie tutte hannoperso un figlio proprio a causa di Internet:alcune per un giro di droga su Instagram, altre per colpa di un predatore sessuale o di un suicidio a seguito di offese e insulti ricevuti sui social network, altre ancora per unablackout challengefinita male. La ferma volontà di questo pugno di madri si è resa evidente già nei mesi scorzi,come racconta ilWall Street Journalconazioni di protesta, sit-ine persino un blitz nell’ufficio della senatrice del Congresso Maria Cantwell (Partito Democratico) per ottenere un incontro con il presidente della Commissione Commercio del Senato. Non è la prima volta che un gruppo di mamme danno battaglia in questo modo. Negli anni ‘80, c’eranoi movimenti delle madri contro la guida in stato di ebbrezza,una forza in grado di dare inizio a cambiamenti non solo culturali, ma legislativi. Ancheigenitoridelle vittime di sparatorie di massasi sono organizzati per promuovereleggi più severe riguardo la sicurezza delle armi. Il gruppo di madri che ha incontrato la senatrice Cantwell si sta mobilitando a seguito delKids Online Safety Act,presentato nel 2022 dai senatori Richard Blumenthal (Partito Democratico) e Marsha Blackburn (Partito Repubblicano) per chiedere che lepiattaforme onlineadottino misure ragionevoli perprevenire e contenere i danni ai minori. Le aziende tecnologiche dovrebbero consentire ai giovani utenti di poter limitare la raccolta di dati sulla posizione, la riproduzione automatica o altre funzionalità potenzialmente pericolose. Il disegno di legge ha subito una battuta d’arresto lo scorso anno per le forti opposizioni in seno all‘industria tecnologicae all’ala più liberale del Congresso. Anche l’American Civil Liberties Unione altri gruppi che rappresentano le persone gay e transgender negli Usa si sono opposti alla legislazione, affermando che potrebbefornire ai funzionari statali e federali uno strumento per controllare ulteriormente le piattaforme e i dati. All’inizio del 2021, le mamme hanno avviato un gruppo di lavoro che fa parte dellaScreen Time Action Network,una coalizione di sostenitori organizzata daFairplay. Il gruppo di lavorosi riunisce mensilmentecon i senatori Richard Blumenthal e Marsha Blackburn, promotori delKids Online Safety Act,per discutere della possibilità dielaborare una normativa riguardo la sicurezza dei minori sui social media. C’è, poi, chi sta facendopressioni ai singoli Stati federaliaffinché seguano l’esempio dellaCalifornia, che lo scorso anno ha introdotto uncodice di progettazione adatto all’età per le apponline.
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