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3 libri sulle distopie femminili

 

Gender gap, femminicidi,violenza ostetrica, sessismo, misoginia,mutilazioni genitali, period poverty, negazione dei diritti sessuali e riproduttivi, stupri, incarcerazioni, torture… e questa è solo una parte della lista. La realtà che moltissime donne vivono in ogni parte del mondo è spesso peggiore di ogni possibile incubo. Eppure, non possiamo fare a meno di immaginarescenari distopici, di chiederci “cosa accadrebbe se”, di spingere al limite la fantasia, creando universi fantastici che, purtroppo, spesso finiscono per assomigliare anche troppo a quello che abitiamo. Queste narrazioni, però, non solo ci intrigano per il loro oscuro fascino, ma possono diventarestrumenti di resistenza e di lotta.Questi racconti ci mettono in guardia su cosa potrebbe accaderee su cosa forse sta già accadendo, eci invitano a non abbassare la guardia, perché quando l’immaginato si trasformerà in realtà potrebbe essere troppo tardi. E ci insegnano ilpotere della ribellione, dell’azione e della sorellanza. Oggi te ne suggeriamo tre, per guardare il mondo – quello immaginario e quello reale – da altrettante prospettive, e ricordarci perché non dobbiamo smettere di lottare. Vox, Christina Dalcher, Nord, 416 p., 18€ Uno deidifetti delle donne, ci dice la vulgata intrisa di stereotipi con cui siamo cresciuti,è quello di parlare troppo. Per questo,meglio metterle a tacere. È quello che accade nelromanzodi Christina Dalcher, in cui le catene che impediscono alle donne di essere libere sono tanto più potenti proprio perché ai polsi non ci sono ferri o manette, ma un semplice orologio dall’aspetto innocuo che conta il numero diparolepronunciate e sanziona ogni sgarro. Massimo 100 al giorno (in media le parole che pronunciamo al giorno sono circa 16.000), non una di più. Pena una atroce sofferenza fisica a suon di scosse elettriche. Eppure, c’è stato un momento in cui sembrava impossibile che le donne non avessero ildiritto di parlare. Ma è bastato un nuovo governo perché tutto cambiasse, e dovesserorinunciare a tutto: al passaporto, al conto in banca, al lavoro, persino alla loro voce. Ridotte a unmutismo di Stato, le donne hanno abbandonato i loro ruoli nella società per richiudersi in quello di mogli e madri, pronte a insegnare alle piccole figlie la legge del silenzio. A leggere e scrivere non impareranno mai, non ne hanno bisogno. Ma qualcosa sta per cambiare. Le impure, Kim Ligget, Mondadori, 312 p, 19,90€ Nessuno parla mai dell’anno di grazia. Nessuno. Eppure, tutte le donne e ragazze sanno cheallo scoccare dei sedici annile aspetta qualcosa che cambierà le loro vite, per sempre. Nella Garner County, infatti,tutte le ragazze vengono bandite dalla comunità e obbligate a vivere nella foresta per un anno. L’obiettivo?Sfogare la loro magia selvaggianella natura incontaminataper tornare purificate in società, pronte per ilmatrimonioche le attende da prima della partenza. Sempre che sopravvivano, ovviamente. Quello di Kim Ligget però, non è solo unromanzosull’ennesima società che teme il potere della femminilità – e lo rilega ai margini perché la sua furia seduttiva non si abbatta sui poveri uomini incapaci di resistere al richiamo di queste giovani sirene afrodisiache – ma anche, e soprattutto, sulpotere dei legami. Della sorellanza e dell’odio e della necessità di lottare, per se stesse e per le altre, insieme. Si sopravvive insieme, o si muore da sole. Ragazze elettriche, Naomi Alderman, Nottetempo, 446 p., 19€ Quello di Naomi Alderman è unromanzodistopico sui generis.In un mondo immaginario alla rovescia, infatti, donne e ragazze non sono schiacciate sotto il gioco di una società misogina:a essere ridotti in stato di semischiavitù, infatti,sono gli uomini, mentrele donne dominano il mondo. La loro forza deriva da un nuovo potere che si è sviluppato durante l’adolescenza: una potenteenergia elettrica capace di fulminare chiunque voglia far loro del male. Ma come è il mondo in mano alle donne? Tutti i problemi sono risolti? Non proprio:le donne ora violentano, seviziano e uccidono, esattamente come avevano fatto gli uomini prima di loro. È tramite le storie di 4 personaggi che scopriamo come questo rivoluzionario ribaltamento di genere ai vertici non ha portato parità ed equità ma, di nuovo, sopraffazione, violenza istituzionalizzata e ingiustizia. Dal 31 marzo è disponibile su Prime Video l’adattamento televisivo, dal titoloRagazze elettriche (The Power).

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