Dopo la recente decisione dellaCorte di Cassazione francesedi confermare il verdetto della Corte d’Appello di Parigi,negandocosì definitivamentel’estradizione per 10 terroristiex militanti italiani di estrema sinistra,Fratelli d’Italiaha presentato allaCameradei deputati unamozione per chiedere un intervento del Governo italiano. «Dopo l’inspiegabile decisione della Corte di Cassazione francese di non procedere alla loro estradizione, assicuriamo che il governoMelonifarà quanto è nelle sue possibilità per garantire pene esemplari ai crudeli terroristi e giustizia alle famiglie», ha spiegato in una nota ilcapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti, che ha presentato la mozione insieme al collega di partito e vicepresidente della commissione Affari costituzionaliRiccardo De Corato. L’obiettivo è quello di «fornire tutta la necessaria e dovuta assistenza legale ai parenti delle vittime dei reati commessi dai dieci terroristi italiani rifugiati in Francia. – ha aggiunto Foti, sottolineando come – Fratelli d’Italia è sempre dalla parte delle vittime del terrorismo e delle loro famiglie». Le mozioni sono atti di indirizzo politico con cuile Camere possono chiedere al Governo un impegno su un determinato argomentoo una misura da prendere su un tema specifico. Il testo presentato da Foti e De Corato – secondo quanto anticipato da Adnkronos – impegna l’Esecutivo “a proporre alla Francia la possibilità di ricorrere all’espulsione dei dieci terroristi italiani, in qualità di persone non gradite dalle autorità francesi”, ferma restando “l’intenzione di non voler interferire in questioni interne”. Nel testo si ricorda come il Governo francese abbia già riconosciuto il diritto dell’Italia a pretendere l’applicazione delle condanne inflitte nel nostro Paese contro i dieci terroristi ora rifugiati in Francia. I 10 ex terroristi militanti di estrema sinistra sonouomini e donne di età compresa tra i 62 e i 79 anni, di cui circolano le foto in bianco e nero risalenti agli anni ‘70 e ‘80: Giorgio Pietrostefani, Marina Petrella, Enzo Calvitti, Roberta Cappelli, Narciso Manenti, Giovanni Alimonti, Sergio Tornaghi, Maurizio Di Marzio, Raffaele Ventura e Luigi Bergamin. Una nota pubblicata dal tribunale francese ha spiegato che la giustizia italiana li ha giudicaticolpevoli, tra il 1983 e il 1995, di attentati terroristici, eversione dell’ordine democratico e omicidio aggravato, commessi in Italia, tra il 1972 e il 1982, durante gli ‘anni di piombo. Commentando a caldo la decisione della Corte di Cassazione francese,il ministro della GiustiziaCarlo Nordioha spiegato che l’Italia «ha fatto tutto quanto in suo potere perché fosse rimosso l’ostacolo politico che per decenni ha impedito alla magistratura francese di valutare le nostre richieste». Il guardasigilli ha ancheringraziato l’omologo francese Eric Dupond-Moretti«per essere stato al fianco dell’Italia e per la sua costante attenzione nei confronti delle nostre richieste – e per aver compreso – il nostro bisogno di verità e giustizia». Il ministro transalpino ha dato corso «alle nostre domande di estradizione, ha testimoniato la piena fiducia del Governo francese nella nostra magistratura, che ha giudicato gli imputati degli anni di piombo sempre nel rispetto di tutte le garanzie», ha spiegatoNordio.
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