ChatGPT, non si capisce se in uno scatto d’orgoglio o per impossibilità di adeguare i propri sistemi alle richieste del Garante, dedice di chiudere in Italia e manda una email a tutti gli utenti che – come me – stavano iniziando a testarla e si erano abbonati al servizio. A mio parere spettacolare, seppur difettoso. Così è, se vi pare. Chiuderei il capitolo, quindi, in attesa cheOpenAIsi sistemi “a modino”, ma ne approfitterei – dopo aver ascoltato il Diario di Giorgia di ieri pomeriggio – per consigliare al Governo una mossa che credo avrebbe molto senso: accelerare le operazioni per obbligare (magari facendo lobby a livello europeo?) le multinazionali tecnologiche a pagare le tasse in Italia. Occorre pur trovare una forma di tassazione che permetta aFacebook, Instagram, Google, Apple, Amazone tutte le sorelle e i fratelli che fatturano in Irlanda di lasciare un obolo significativo in Italia. il più banale: introiti I Governi europei avrebbero uno strumento utile e importante per fare cassa. Stiamo parlando di miliardi di euro visto che nell’ultimo trimestre del 2022Facebooksolo ha fatturato32,17 miliardi di dollari, Instagram20 miliardi di dollari,Googleha l’ultimo trimestre 2022 con76,05 miliardidi dollari di fatturato eTwitter- nonostante Elon Musk – ha fatturato nel primo trimestre 20221,23 miliardi di dollari. EApple, nel primo trimestre 2022 ha fatturato123,9 miliardi di dollari. Tutti questi soldi valgono il PIL di parecchi paesi africani tutti insieme. Se una percentuale di quando fatturato in ogni Paese rimanesse nel Paese stesso, ci sarebbe una migliore ridistribuzione della ricchezza che viene dragata ogni giorno all’estero, in Paesi con tassazioni più conveniente come Irlanda e Olanda. politiche salariali e licenziamenti: politiche salariali e licenziamenti: Potremmo comprendere meglio le politiche di licenziamenti “al chilo”: il nostro giornale ha inaugurato questa settimana una rubrica dal titolo “Licenziàti” che racconta i maggiori “you are fired” annunciati dalle grandi multinazionali tecnologiche. Capire le politiche del lavoro delle big tech che anche in Italia hanno loro head quarter non sarebbe male. permettere a chi investe in advertising di scaricare più facilmente le tasse permettere a chi investe in advertising di scaricare più facilmente le tasse Le fatture emesse daGooglee dalle altre multinazionali che promuovono contenuti digitali sulle piattaforme – e raccolgono gran parte del fatturato dell’advertising italiano, ormai – sono difficilmente scaricabili per le partite Iva italiane. Dalle aziende, forse, sì. Ma per i piccoli ci sono sempre problemi. una maggiore giustizia sociale Prima di tutto per le aziende italiane che pagano le tasse in Italia, con tutte le pmi che si vedono scavalcate dalle offerte esentasse diAmazonsui prodotti, dalle tecnologie più veloci ed efficaci dei nostri piccoli quartieri e negozi.
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