È stataapprovata dal Consiglio dei MinistrilaRiforma fiscale2023;ora a si attende per l’approvazione in Parlamento. «Una vera e propria svolta, attesa da 50 anni», ha dichiarato la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Le nuove regole diventeranno operativedopo 24 mesidall’entrata in vigoredella legge delega. I princìpi su cui la Riforma si basasono essenzialmente 3:riduzione della pressione fiscale, nuovo rapporto con il fiscoche dovrà essere di tipo collaborativo, elotta all’evasione fiscale.Quindi: meno tasse per tutti e unrapporto Stato-contribuente più equilibrato. Tante le conferme e le novità, tra cui larevisione dell’Irpef,che si divide in 3 aliquotee non più in 4 (23%, 25%, 35%, 43%) con l’obiettivo di favorire le fasce di reddito basso e medio-basso, tenendo conto anche della composizione familiare, «uno dei criteri fondanti» ha assicurato la ministra della famiglia Eugenia Roccella. Inoltre, si vuoleridurre l’Ivae, per alcuni prodotti di prima necessità come pane o pasta, si vuole completamente azzerare. Novità anche perdeduzioni e detrazioniper quanto riguarda il lavoro dipendente: sarà possibile dedurre dal reddito le spese sostenute per produrre quel lavoro. Per esempio, si potrannodedurre dall’Irpef imponibile le spese di trasporto,sia pubblico che privato, sostenuteper recarsi sul posto dilavoroo lespese di dispositivi tecnologici. Novità anche per laflat taxincrementale:se si dichiara di più rispetto all’anno precedente, allora ci sarà unatassazione agevolata. Inoltre, si vuole allargare la misura anche al lavoro dipendente. Altro obiettivo: puntare sulgraduale superamento dell’Irap(imposta regionale sulle attività produttive). Anche l’Ires(imposta sul reddito delle società) sarà rivista: ora è al 24% ma saràridotta al 15%per tutte quelle imprese che investono e assumono in Italia. Però, le istruzioni sembrano essere poco chiare, non vi è riferimento specifico sulle categorie di lavoratori da incentivare. Ma la novità più importante riguarda sicuramente l’intervento sulle sanzioni penali per gli evasori fiscali.In cosa consiste?Non ci saranno più sanzioni penaliperpagamenti non avvenutiquando ci si trova davanti all’impossibilità di far fronteal pagamento del tributo (essenzialmente, quando c’è un’oggettiva difficoltà economica). Dunque, sarà possibile non ricevere sanzioni penali nel caso in cui il mancato versamento sia da attribuire a cause oggettive, che non dipendono in alcun modo dal soggetto in questione. Sanzioni attenuate anche per le imprese che collaborano, dopo aver raggiunto un accordo in sede amministrativa e giudiziaria. Oltre a ciò, il Governo vuole ancheridurre l’importo delle sanzioni amministrative,che in Italia è molto alto, eallinearlo agli standard europei. Volendo fare un esempio, il mancato versamento dell’Iva comporta sanzioni estremamente elevate, che vanno dal 120 al 240%, mentre in Europa la percentuale si ferma al 60%.
«A nome dello Stato danese, a nome del Governo: mi dispiace». Con queste parole…
A poco più di un mese dagliStati Generali della Natalità, lasituazione demografica italiananon sembra…
Dall’Accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”. È questo il tema scelto quest’anno per la Giornata…
Una donna muore ogni due minuti per complicanzelegate al parto e alla gravidanza. Lo…
Dall’11 novembre al 7 maggio 2023,Palazzo Albergati a Bolognaospita la mostraJago, Banksy, TvBoy e…
La semplice diversificazione delle importazioni dicombustibili fossiliper liberarsi dalla dipendenza russa - che garantisce…