Comunicare i dati e la conoscenza che i nostri scienziati hanno dell’oceano per permettere a tutti dicomprendere l’importanza dell’oceano e la sua relazione con il clima. È questa la missione della mostraOcean&Climate Village, che dal 6 al 12 marzo è a Napoli, con il patrocinio del Comune, nella Sala Italia di Castel dell’Ovo. Realizzata dallaCommissione Oceanografica Intergovernativadell’Unesco(Ioc Unesco), in occasione della Pre Cop26 di Milano, la conferenza preparatoria ai negoziati sul clima dell’Onu, ha fatto già tappa proprio nel capoluogo meneghino e a Venezia. È arrivata in Campania a poche ore dall’approvazione delTrattato dell’Onu sulla tutela dell’Alto Mare. Per la tutela della Terra e delle risorse dei suoi ecosistemi, oltre che per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030, il ruolo dell’oceano è fondamentale. Infatti «è intrinsecamente legato a grandi questioni globali come il cambiamento climatico e la sicurezza alimentare, la salute umana e l’economia globale», afferma Francesca Santoro, senior programme officer dellaCommissione Oceanografica Intergovernativadell’Unesco. Assorbe circa un quarto della CO2 prodotta dall’uomo e gran parte del calore generato dalle sue attività, come spiega Chris Bowler della Stazione Zoologica Anton Dohrn Napoli. Dunque è fondamentale «creare una Generazione Oceano che conosca veramente l’oceano e sia emotivamente connessa a esso. In questo senso, è fondamentale promuovere, anche grazie a iniziative come l’Ocean&Climate Village, l’Educazione all’Oceano (Ocean Literacy), che si riferisce proprio alla comprensione dell’influenza che l’oceano ha su di noi e viceversa», continua Santoro. La mostra è costruita come un villaggio, dove si incontrano saperi e competenze diverse, «che spieganoquali sono le ferite dell’Oceano e come si possono curare», in modo da creare una connessione tra le persone e questo ecosistema sorprendente. L’esperienza è costruita in maniera multisensoriale: i visitatori, dalle 10 alle 18, possono immergersi nelle 8 zone tematiche, che approfondiscono il rapporto tra acque e clima. Il percorso è arricchito da pannelli interattivi, installazioni e laboratori illustrati dai giovani artisti e artiste del collettivoDesign for the Ocean, nonché dagli scatti di Enzo Barracco e Giovanni Pellegrini e da campioni e strumenti di ricerca delCnr-Ismar. Inoltre, per questa tappa napoletana l’Ocean&Climate Village accoglie anche l’opera “Feel the Change”, realizzata in collaborazione con il designer Federico Girotto. L’esperienza è pensata per permettere di vedere e toccare gli effetti della crisi climatica sugli organismi marini: i visitatori, anche non vedenti e ipovedenti, possono toccare le riproduzioni in 3D delle specie e ascoltare la spiegazione sul peggioramento del loro stato di salute,causato dal surriscaldamento globale. Invece l’installazione digitale e interattivaUpSea Down, realizzata da Federico Girotto, in collaborazione con l’art developer Davide Santini e l’oceanografa Valentina Lovat, spiega il fenomeno dell’espansione del volume dell’oceano dovuto all’aumento delle temperature. I visitatori possono sperimentarlo, dal 1940 al 2100, con un’esperienza visiva, tattile e sonora. L’esposizione, inoltre, è esplorabile anche online e sarà affiancata da eventi e conferenze sempre sul tema dell’oceano e dell’economia blu. Rientra infatti tra le attività delDecennio delle Scienze del Mare per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite(2021 – 2030). Tra i suoi obiettivi c’è quello di mobilitare la comunità scientifica, ma anche di aiutarla a dialogare con i governi, il settore privato la società civile. Per questo, per portare l’iniziativa a Napoli, è stata scelta come partnerE.ON Italianell’ambito di Energy4Blue, il progetto con cui l’azienda energetica si impegna per la salvaguardia dei mari. Partecipano inoltre, come partner scientifici,Cnr Ismar, la Stazione Zoologica Anton Dohrn e l’Università degli Studi di Napoli Federico II. «La partnership conIOC-Unescoè per noi motivo di grande orgoglio perché rende concreto ed evidente il valore delle collaborazioni tra aziende e istituzioni a favore delle comunità e dei territori – spiega Frank Meyer, Ceo diE.ON Italia- Il nostro impegno per la salute del Pianeta e degli ecosistemi marini contribuisce a realizzare la nostra missione per rendere l’Italia più verde. – continua – Abbiamo l’ambizione di creare un movimento attivo e partecipativo per diffondere buone pratiche e consapevolezza in tutto il Paese e dare vita a uno sviluppo veramente sostenibile, a livello economico, sociale e ambientale a vantaggio delle generazioni future».
«A nome dello Stato danese, a nome del Governo: mi dispiace». Con queste parole…
A poco più di un mese dagliStati Generali della Natalità, lasituazione demografica italiananon sembra…
Dall’Accordo all’azione: ricostruire la biodiversità”. È questo il tema scelto quest’anno per la Giornata…
Una donna muore ogni due minuti per complicanzelegate al parto e alla gravidanza. Lo…
Dall’11 novembre al 7 maggio 2023,Palazzo Albergati a Bolognaospita la mostraJago, Banksy, TvBoy e…
La semplice diversificazione delle importazioni dicombustibili fossiliper liberarsi dalla dipendenza russa - che garantisce…