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L’arte può guarire, corpo e anima

 

L’arteè un potentestrumento terapeuticoperché lavora sulle onde cerebrali, sul sistema nervoso, sui livelli di dopamina e serotonina che influenzano positivamente l’umore;riduce gli ormoni dello stress, come il cortisolo, e genera un aumento delle capacità immunitarie e della reattività cardiovascolare. Lo afferma l’Organizzazione Mondiale della Sanitànel più grande approfondimento realizzato riguardo il tema che fa riferimento a oltre 3.000 studi realizzati negli ultimi 20 anni a livello internazionale e che si avvale di scale psicologiche, marcatori biologici, tecniche dineuroimaging, osservazioni comportamentali, interviste e analisi di cartelle cliniche. L’analisi dimostra, per la prima volta, i nessi scientifici e biologici tra 2 mondi fino a oggi ritenuti separati, ovvero quello dell’artee della cultura con quello dellasalute, definita dall’Oms “uno stato dicompletobenesserefisico, mentale e sociale, e non la mera assenza di malattia o infermità”. Lo studio in questione, inoltre, è uno dei risultati del programmaSalute in tutte le Politiche, lanciato nel 2015 dall’Ufficio Europeo dell’Oms per indirizzare il sistema sanitario comunitario verso un approccio integrato di diversi settori, così come raccomandato dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Si è così scoperto come l’utilizzo di progetti teatrali in Bosnia e Erzegovinaabbiano favorito lariconciliazionea seguito del conflitto armato; comemostrecongiunte di arte popolare aBostonabbianoriunito le comunità ebraiche e palestinesi;comeprogetti musicalinelle scuole norvegesi abbiano aiutato a cambiare l’atteggiamento delle studentesse e degli studenti nei confronti deimigranti.O di come la musica aiuta lo sviluppo dell’acquisizione del linguaggio e delle capacità cognitive nella prima infanzia: un traguardo che, secondo l’Oms, ha impatti positivi anche sulla spesa pubblica, dove per ogni dollaro investito sui primi 1000 giorni di un individuo se ne ha un ritorno stimato di circa 13. Da tempo molti ospedali nel mondo registrano risultati importanti in termini di prevenzione, gestione e trattamento di patologie o di forti sofferenze fisiche grazie alla cultura: in Canada, per esempio, dal 2018 ilMontreal Museum of Fine Artsha siglato un protocollo in base al qualei medici potranno prescriverealle persone con malattie fisiche o mentali, gratuitamente,visite al museocome “medicine”. L’arte, in tutte le sue forme, rappresenta dunque unavia d’uscita dalle difficoltàemotive perché facilita l’espressione di ciò che spesso a parole è molto complesso da esprimere, comunicando simbolicamente la profondità umana. E diventa ancor di più necessaria oggi, in cui lafragilità mentaleè al centro del dibattito pubblico. Basti pensare alle 395.604 domande di sessioni di psicoterapia con ilbonus psicologopresentate all’Inps, che ne ha accettate 41.657. Per questo, la Manovra di bilancio ha stanziato altri fondi per il biennio 2023-24.

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