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Francia, un mese senza precipitazioni: allarme crisi idrica

 

Come l’Italia, anche laFranciasta vivendo unperiodo disiccitàpreoccupante. Da circa1 mesenel territorio transalpinonon piovee le poche precipitazioni cadute sono state giudicate estremamente scarse. L’allarme siccitàha portato il Governo francese (quasi come per l’Italia, che domani terrà un tavolo tecnico per capire come affrontare la crisi) ad aprire alla possibilità di introdurre unaserie di misure di restrizioni all’uso dell’acqua. PerLe Monde,è addirittura laprima volta dal 1959 che laFrancianon registra un inverno così “arido”con32 giorni consecutivi senza pioggia. Il Comitato di previsione e monitoraggio idrologico (Cash), guidato da Christophe Béchu, Ministro della transizione ecologica, sta monitorando la situazione per cui «ogni giorno conta».Una condizione che fa riflettere: i prefetti e gli amministratori locali «devono agire con fermezza», ha ricordato il Ministro. Per esempio, pensando di porre limiti per l’utilizzo dell’acqua: daidivieti di innaffiare le piante allo stop del lavaggio delle auto, fino raccomandazioni per i cittadini riguardo docce più brevi.Il Governo ha già fatto sapere che, se le piogge non arriveranno presto, le restrizioni potrebbero essere messe in atto giàda marzo. Lo stesso Ministero si è detto «allarmato» per ildeficit idrico nei suolie ha ricordato come la scorsa estate «abbiamo avuto fino a700 comuni interessati da problemi di acqua potabile.Se non prendiamo misure a monte, rischiamo di avere una cifra ancora più alta la prossima estate e su territori più vasti». La situazione è preoccupantesia nelle principali aree metropolitane che in altre 3 zone specifiche,Occitania, Auvergne-Rhône-Alpes e regione meridionale,dove «il livello di umidità del suolo corrisponde a quello normalmente osservato a fine maggio», fanno sapere le autorità. Nelle aree di Ain, Isère, Bouches-du-Rhône e Pyrénées-Orientales sono già scattate misure di allerta. Nella città diLillesono caduti appena8 millimetri d’acquaa febbraio, cifra che di solito è 6 volte superiore. Per Patrick Marlière, meteorologo del servizioAgate Météo, la situazione francese è da paragonarea una «catastrofe. Il deficit è molto significativo. Siamo tra l’80 e il 90% del deficit di precipitazioni su tutto l’Hauts-de-France» ha detto ai media francesi. Esattamente come per l’Italia, con il Po e i grandi laghi in sofferenza e senza neve sui monti, si teme per i possibiliimpatti sull’agricoltura. L’unica grande speranza prima di arrivare a misure drastiche resta la pioggia, ma le previsioni non sono buone e non indicano una quantità di precipitazioni così grande da alleviare concretamente la situazione. Inoltre, il ministro Christophe Béchu si è detto davvero preoccupato per lamancanza dineveche dovrebbe comportare «un deficit idrico nelle nostre valli»: «a partire dallaseconda metà di aprile,l’acqua non sarà in grado diricaricare a sufficienza le falde acquifere».

Redazione

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