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Tesla continua ad avere problemi col pilota automatico

 

L’azienda automobilistica Tesla sta richiamando 362.758 vetture a causa dei difetti riscontrati nel suo sistema diguida autonomaFull Self-Driving, che secondo l’autorità di regolamentazione statunitense aumenterebbero il rischio diincidenti stradali. Il richiamo disposto dallaNational Highway Traffic Safety Administration, siapprendedalFinancial Times, riguardatutti i veicoli con la versione beta del software, nello specifico alcuni veicoli Model S e Model X prodotti tra il 2016 e il 2023, e i Model Y prodotti dal 2020. Il sistemaFull Self-Driving, in Italia “guida autonoma al massimo potenziale”, è l’ultima versione del software di guida autonoma di Tesla, e presenta caratteristiche potenziate rispetto ai precedenti Autopilot e Autopilot avanzato. A questi aggiunge, ancora in fase di sviluppo, ilcontrollo dei semaforie degli stop, ovvero “identifica i segnali di stop e i semafori e, sotto la tua supervisione attiva, rallenta il veicolo fino a fermarlo”. Nel prossimo futuro, si legge sul sito della società, sarà inoltre disponibile anche losterzo automatico sulle strade cittadine. L’ente di regolamentazione ha contestato a Tesla che il software «potrebbe consentire al veicolo di comportarsi inmodo non sicuro attorno agli incroci», e che a volte le vetture non si sono fermate abbastanza a lungo in presenza degli stop e non sono riuscite a regolare la velocità in corrispondenza della modifica del limite prescritto. «Pur non concordando con l’analisi dell’agenzia, Tesla ha deciso di agire unrichiamo volontarioper abbondanza di cautela», si legge neidocumentiufficiali, anche se l’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, hacommentatosu Twitter che «la parola “richiamo” per unaggiornamentoover-the-air(wireless, ndr.) del software è anacronistica e completamente sbagliata». Quello notificato di recente dallaNational Highway Traffic Safetynon è un caso isolato. Nell’agosto 2021, infatti, ilDipartimento dei trasportidegli Stati Uniti haavviatoun’indagine in merito a11 incidentiche hanno coinvolto i veicoli Tesla con Autopilota e Cruise control adattivo provocando 17 feriti e un decesso. Nell’ottobre dello scorso anno, Tesla è finita nel mirino di un’altraindaginedelDipartimento di giustiziadegli Stati Uniti a causa delleaffermazionisecondo cui i veicoli elettrici dell’azienda si guidano da soli. Attualmente il sito diTeslaavvisa: «Le attuali funzioni diAutopilot,Autopilotavanzato e Guida autonoma al massimo potenziale richiedono la supervisione attiva del conducente enon consentono la guida autonomadel veicolo». Ma allora perché continuare a chiamarlo “guida autonoma”? Ma secondo unaricercacondotta dall’AgeLab del Mit (Massachusetts institute of technology) pubblicata nel settembre 2021, mentre era attivo il pilota automatico di Tesla «i conducenti guardavano meno alla stradae si concentravano maggiormente sulle aree non correlate alla guida rispetto a dopo il passaggio alla guida manuale». Una recente analisi dell’Insurance Institute for Highway Safety(Iihs) ha infinestimatoche il 42% degli utenti di TeslaAutopilotsi sente a proprio agio nelnon prestare attenzione alla stradamentre si trova alla guida.

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