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Le scienziate sono discriminate (anche) nel linguaggio

 

Proprio oggi, in occasione dellaGiornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza,è utile non solo analizzare i dati relativi alle disuguaglianze e agli stereotipi di genere, ma anche considerare la percezione del problema da parte dellefigure femminili che lavorano nel campo matematico-scientifico. Secondo l’Annuario StatisticoIstatdel 2022,negli ultimi 5 anni le immatricolate a corsi universitaridell’area tecnico-scientificain Italia sono state lametàrispetto ai loro colleghi uomini, ma hanno ottenuto risultati accademici più alti.Uno scenario che rispecchia la media europea. Eppure se si confrontano itassi di occupazionee glistipendifuori dall’università, emerge che quelli dei laureati sono maggiori delle laureate. Negli anni, le ricerche che si sono occupate di studiare ladisparità di generenel settore Stem-Science, Technology, Engineering and Mathematics -hanno rilevato diversi fattori all’origine di questo fenomeno. Oltre all’elemento territoriale, la sottorappresentazione dellestudentessenei percorsi Stem è stata attribuita acondizionamenti sociali e familiaririntracciabili fin dall’infanzia. Gli stereotipi di genere in questo ambito, infatti, condizionano le scelte delle donne, soprattutto a causadellatendenza a sottovalutare la loro predisposizione alle materie scientifiche.Le giovani finiscono così a non essere incoraggiate a seguire questo percorso a livello accademico. Lo studioOcse -Quali sono i fattori che concorrono a determinare le disuguaglianze di genere nell’istruzione? -evidenzia, per esempio che“le ragazze hanno meno fiducia rispetto ai ragazzinelle proprie capacità di risolvere problemi di matematica o nel campo delle scienze esatte. Tuttavia, quando si confrontano i risultati di matematica tra ragazzi e ragazze con livelli simili di fiducia in se stessi e di ansia rispetto alla matematica, il divario di genere scompare”. Allo stesso tempo, la percezione di esseresottoposte a discriminazioni sul posto di lavorosembra essere ben radicata. La piattaforma di serviziBabbel,in collaborazione conSheTecheFosforo,2 associazioni che si occupano di rendere più inclusivo il mondo del lavoro nell’area Stem, hanno condotto un sondaggio che mostra comegli stereotipi di generenel settore siano presenti anche nellinguaggio. In particolare, l’idea che “Le donne lavoratrici in ambito Stem sono tuttenerd”è un pregiudizio riscontrato dal 63,7% delle intervistate, mentre l’appellativo“Signora” e “Signorina”,a prescindere dal titolo di studio e dai risultati raggiunti a lavoro, è segnalato dal71,5% delle lavoratrici,secondo le quali il titolo di “Dottore” o “Ingegnere” viene di base riconosciuto al collega uomo. Tra leaffermazioni discriminatorieraccolte dalla ricerca, il 63,4% delle donne dichiara di essere vittima dell’idea chel’irrazionalità e l’emotivitàsiano emozioni principalmentefemminilie in netto contrasto con la razionalità e il pensiero analitico necessari per lavorare nel settore Stem. Quasi il 70% delle lavoratrici intervistate, inoltre, evidenzia come sia diffusa la convinzione che“unadonnanelle discipline Stem non sarà mai brava quanto un uomo”. La percezione di una condizione lavorativa discriminatoria aumenta se si analizzano i salari, le promozioni e i ruoli di potere:l’86% ritiene che le donne vengano pagate meno degli uomini;l’84% che, di fronte a una promozione, l’uomo abbia più probabilità di ottenerla. Ma non solo: il 78% sostiene che l’aumento salariale proposto alle donne quando vengono promosse è inferiore a quello di uomo, mentre il58%afferma che gliuominiche lavorano nel settore Stemnon accettano una donna come propria responsabile. I dati raccolti mostrano, quindi, l’esistenza dipregiudizi di genere nellinguaggio, ma anche una consapevolezza del problema da parte delle donne. Nel frattempo,in Italia circa il 22% delle persone che studia nell’ambito scientifico-tecnologico è donna:aumentare le iscrizioni per arrivare al 35%delle giovani iscritte è uno degli obiettivi che il Piano nazionale di ripresa e resilienza si propone. A questo scopo, a gennaio 2022il Governo italiano ha stanziato500 milioniper borse di studio destinate alle ragazze che scelgono ledisciplineStem.

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