L’idrogeno verdecostituisce una dellechiavi fondamentali per accelerare la transizione ecologica. Purtroppo, continua a presentare notevoli ostacoli tecnologici, poiché si basa sullo sfruttamento delle acque dolci. Uno studio pubblicato suNature Energy–condotto da un team internazionale di ricercatori e ricercatrici provenienti dallaTianjin University, dallaNankai University, dallaKent State Universitye guidati dai professori Shizhang Qiao e Yao Zheng dellaSchool of Chemical EngineeringdellaUniversity of Adelaide– però, ha aperto prospettive innovative che potrebbero portare allaproduzione di massa dell’idrogeno verde attraverso l’acqua marina degli oceani. Il team ha volutoevidenziarecome la scoperta arrivi dopodecenni di ricerche infruttuose: «L’elettrolisi diretta dell’acqua di mare senza il processo di purificazione e gli additivi chimici è molto attraente eè stata studiata per circa 40 anni, male sfide principali di questa tecnologia rimangono sia nell’ingegneria del catalizzatore che nella progettazione del dispositivo. In questa ricerca dimostriamo che l’elettrolisi diretta dell’acqua di mare non è stata alcalinizzata né acidificata ed è stata solo filtrata per rimuovere oggetti solidi e microrganismi». Finora, infatti, non è stato possibile sfruttare su larga scala l’acqua marinaa causa degli ioni cloruro presenti, che finiscono per danneggiare i catalizzatori, se non attraversocostosi e dispendiosisistemi di depurazione e dissalazione. Per superare questo limiteè stato aggiunto un tipo specifico di acido –della famiglia degli “acidi di Lewis” – che agisce sopra il catalizzatore evitando l’attacco dei cloruri e la formazione di precipitati sugli elettrodi. In questo modo il gruppo di ricerca ha solo dovutofiltrare l’acqua proveniente dal mare di Huanghai, in Cina, per rimuovere i solidi e i microrganismi. «Le prestazioni di un elettrolizzatore commerciale con i nostri catalizzatori che funzionano in acqua di mare sono vicine alle prestazioni dei catalizzatori di platino/iridio che funzionano in una materia prima di acqua deionizzata altamente purificata» hasottolineatoYao Zheng dellaUniversity of Adelaide. Il team di ricerca cercherà di ampliare il sistema utilizzato con un elettrolizzatore più grande, in modo da poter arrivare allacommercializzazione della nuova tecnologia. Un eventuale successo industriale darebbe accesso a un risorsa quasi infinita, dato che le riverse d’acqua degli oceani ammontano al96,5% dell’acqua presente sul pianeta. Allo stato attuale,secondolaInternational Energy Agency(Iea), la domanda globale di idrogeno ha raggiuntoi 94 milioni di tonnellate(i dati sono relativi al 2021):al primo posto c’è la Cina, seguita da Stati Uniti e le nazioni del Medio Oriente.
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